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SIRIA: JAGLAND (CDE), ATTACCO CAMPO RIFUGIATI GRAVE VIOLAZIONE DIRITTO INTERNAZIONALE

«Sono molto preoccupato per il comportamento del regime siriano che aggrava il conflitto proprio nel momento in cui la comunità internazionale intensifica gli sforzi per mediare una soluzione politica pacifica. Il presidente Assad sarà ritenuto responsabile delle conseguenze catastrofiche se non decide di interrompere immediatamente l’uso della violenza». Così da Strasburgo il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, in una dichiarazione diffusa ieri dopo le notizie giunte da Damasco sul mancato rispetto degli impegni che il governo siriano aveva assunto qualche giorno fa con l’inviato del segretario generale dell’Onu Kofi Annan. “Il lancio di un missile da parte delle forze siriane su un campo di rifugiati all‘interno del confine turco, che oggi ha procurato numerose vittime – ha avvertito Jagland -, è una palese violazione del diritto internazionale. Per di più questo incidente mortale avviene proprio nel giorno in cui il presidente Assad si era impegnato ad avviare un piano di pace nel Paese”. Domenica anche Benedetto XVI aveva chiesto nel suo messaggio pasquale di fermare “lo spargimento di sangue” in Siria, ed aveva lanciato un forte appello per la pace in Medio Oriente e per le comunità cristiane in Africa. (Sir)