Dopo iniziali smentite e no-comment’ da parte delle autorità militari americane, oggi è stato il governo iracheno a confermare un’incursione aerea statunitense contro un villaggio siriano nei pressi del confine che secondi fonti ufficiali di Damasco ha causato la morte di otto persone. E’ stata attaccata una base di terroristi che conduceva attacchi in territorio iracheno ha detto il portavoce del governo di Baghdad Ali al-Dabbagh aggiungendo che a Damasco era già stata chiesta la loro consegna. Una tesi smentita dalla Siria che, dopo aver sottolineato come in ogni caso sia stata violata senza autorizzazione la sua sovranità, ha parlato di vittime civili: Quattro elicotteri hanno attaccato un edificio in costruzione uccidendo sette operai e una donna, moglie del guardiano dell’edificio ha scritto l’agenzia di stampa siriana Sana’. Ambienti diplomatici siriani hanno definito l’incursione un crimine di guerra, il ministero degli Esteri di Damasco ha anche convocato l’incaricato d’affari americano nel paese e quello iracheno. La notizia dell’incursione ha innescato una serie di reazioni polemiche in tutto il mondo arabo e Fuad Siniora, primo ministro del Libano – che solo di recente ha normalizzato le sue relazioni diplomatiche con la Siria – ha definito l’incursione una inaccettabile violazione della sovranità siriana e, di conseguenza, una condannabile e pericolosa aggressione in spregio delle leggi internazionali a prescindere da qualunque pretesto o supposizione.Misna