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SIRIA: CARITAS ITALIANA, «PERSI I CONTATTI CON CARITAS LOCALE»

«In Siria la situazione umanitaria si fa di ora in ora sempre più grave e da alcuni giorni si sono persi i contatti con la Caritas locale, non raggiungibile né con il telefono né per e-mail». Lo riferisce la Caritas italiana. «Mons. Antoine Audo, presidente di Caritas Siria, nell’ultimo messaggio inviato scrive: ‘Il mio posto è ora vicino ai miei fedeli, che non posso e non voglio assolutamente abbandonare’. La violenza – prosegue Caritas italiana – sembra ormai aver preso il sopravvento e giungono notizie non solo di scontri fra le opposte fazioni, ma di veri e propri attentati terroristici anche nei confronti di cristiani e di altre minoranza religiose». Eppure «la guerra non cancella la solidarietà, la cambia», afferma Rosette Héchaimé, coordinatrice delle Caritas del Medio Oriente, che nonostante le criticità continuano la loro azione di assistenza alla popolazione. Caritas italiana auspica «una crescente solidarietà» e chiede alla comunità internazionale di «compiere con responsabilità tutti gli sforzi per porre fine alle violenze». Dall’inizio dell’emergenza profughi è stato messo a disposizione un primo contributo destinato alle famiglie, ma solo in Siria occorrono già altri 170.000 euro per estendere l’intervento in atto. Per offerte: www.caritasitaliana.it.