Vita Chiesa

SINODO VESCOVI PER OCEANIA: CHIESA VIVA. PREOCCUPANO LE DIFFICOLTÀ CULTURALI

Una Chiesa dalla “inconfondibile vitalità sostenuta dall’Esortazione Apostolica Ecclesia in Oceania” che presta particolare attenzione a “diritti umani, bioetica, bene della società, famiglia, ecologia, relativismo e, più specificamente, carità, inculturazione, dialogo ecumenico ed interreligioso” e che “insiste molto sulla santità, la liturgia, il sacerdozio, l’attività formativa”. E’ il quadro della Chiesa in Oceania dipinto dal Consiglio speciale per l’Oceania della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi che si è riunito il 14-15 febbraio 2008. In un comunicato diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, che riferisce del Consiglio, si parla anche di “una costante opera di sostegno rivolta alle scuole cattoliche, alle istituzioni di cura della salute, all’uso dei mezzi di comunicazione, al ministero a favore della gioventù e dei migranti”. “Le chiese particolari del Continente stanno vivendo un fecondo periodo di vita eucaristica” così come “la devozione eucaristica” che “manifesta segni confortanti soprattutto per quanto riguarda l’adorazione bene accolta e praticata dai fedeli. I Pastori dedicano sempre maggiore attenzione al ministero della riconciliazione sacramentale”. Riguardo alla XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (5-26 ottobre 2008 sul tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa), il comunicato afferma che “l’Oceania trova nella Parola di Dio la sorgente e l’ispirazione per la nuova evangelizzazione nel grande continente, come anche per la spiritualità e l’autentica moralità della vita, nel tentativo di affrontare le grandi sfide dell’annuncio del Vangelo, rappresentate in gran parte dalle grandi difficoltà culturali”. Tra le preoccupazioni pastorali più grandi della Chiesa in Oceania c’è proprio “l’inculturazione del messaggio evangelico” per la quale “è indispensabile l’opera associata di pastori, sacerdoti, diaconi e anche catechisti. Particolarmente importanti sono le scuole cattoliche che salvaguardano la loro identità cattolica, rimangono strumenti preziosi della testimonianza del Vangelo nell’ambiente contemporaneo spesso secolarizzato”.Tutta l’Oceania è mobilitata per la Gmg di Sydney (15-20 luglio). E’ quanto è emerso dal recente Consiglio speciale per l’Oceania della Segretaria generale del Sinodo dei vescovi che si è riunito il 14 e 15 febbraio. “Tutto il continente è mobilitato per la preparazione, sia nelle regioni evolute sia in quelle meno sviluppate – si legge in un comunicato diffuso oggi dalla sala stampa vaticana – i temi della Gmg sono quelli tipici di una società moderna, come il secolarismo oppure la lontananza di tanta parte dei giovani dalla pratica religiosa. Ma si segnalano anche moltissimi altri coetanei che aderiscono in modo convinto e forte alla fede o che manifestano una speciale fedeltà alla Gmg avendo partecipato a diverse edizioni della stessa”. Nel comunicato si parla di “varie iniziative di gemellaggio e di aiuto finanziario per i giovani delle parti più povere del continente perché possano partecipare alla Gmg con un’adeguata rappresentanza. Per questa preparazione si ricorre anche ad annunci pubblici, alla predisposizione di programmi per pellegrini, all’opera di sensibilizzazione nelle scuole, ricordando che lo scopo principale è l’evangelizzazione”. Il comunicato parla della Gmg come “uno degli eventi più importanti nella storia dell’Australia” e della visita di Benedetto XVI, come “evento di particolare grazia”.Sir