Vita Chiesa

SINODO VESCOVI: L’XI ASSEMBLEA A 40 ANNI DALL’ISTITUZIONE DEL SINODO; PRESENTATO «INSTRUMENTUM LABORIS»

“La Divina Provvidenza ha voluto che la celebrazione dell’XI Assemblea Generale Ordinaria coincida con il 40mo anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi. È nata spontaneamente l’iniziativa di commemorare tale importante evento durante l’assise sinodale”. Lo ha ricordato l’arcivescovo croato Nikola Eterovic, segretario generale dello stesso sinodo, presentando oggi in sala stampa della santa sede lo strumento di lavoro per la XI assemblea generale ordinarie del Sinodo dei vescovi dedicata all’eucarestia (2-23 ottobre 2005).”Il Santo Padre Benedetto XVI – ha aggiunto l’arcivescovo – ha ben volentieri accettato la proposta di dedicargli una sessione. Essa sarà composta da due interventi, d’indole teologica e giuridica, sulla natura del Sinodo dei Vescovi. Seguiranno poi 7 comunicazioni riguardanti gli 8 Sinodi Speciali che hanno avuto luogo. Si tratta di 6 Sinodi continentali, di cui 2 riguardano l’Europa, come pure del Sinodo per i Paesi Bassi e per il Libano”. Gli interventi consentiranno “una valutazione oggettiva del cammino sinodale trascorso sotto la guida dello Spirito Santo e per offrire, grazie anche alla discussione, ulteriori consigli per aggiornare la metodologia sinodale affinché il Sinodo dei Vescovi diventi sempre di più uno strumento efficace di comunione e di collegialità nel seno della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”. A leggere l’Instrumentum laboris, presentato questa mattina si trovano diverse novità per la XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. “Innovazione nella continuità” perché come ha precisato in conferenza stampa mons. Nikola Eterovic, arcivescovo croato e segretario generale dello stesso sinodo, “le novità apportate si inseriranno nel rispetto della continuità e della prassi positiva dell’esperienza sinodale” che vede nel “metodo collegiale” una caratteristica dei lavori. La continuità sarà, infatti, garantita dall’osservanza delle norme contenute nella Lettera apostolica Apostolica sollicitudo e dell’Ordo Synodi, promulgati Paolo VI nel 1965 e parzialmente ritoccati da Giovanni Paolo II”.

In particolare, ha detto mons. Eterovic, “ogni padre sinodale potrà intervenire in aula, in una delle cinque lingue ufficiali (italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco) per 6 e non per 8 minuti come era la prassi precedente” in ragione del fatto che il Sinodo dura tre e non quattro settimane. Invariato il numero dei partecipanti, 250, che potranno avvalersi, altra novità, “di interventi liberi per un’ora, dalle 18 alle 19, ogni giorno al termine della Congregazione generale”. Una disposizione che, per il Segretario generale, “permetterà ai membri di chiedere e di ottenere più informazioni da parte dei padri sinodali che avevano già parlato in aula, riferendo sulla situazione delle rispettive Chiese particolari ed approfondire le questioni di maggiore attualità”.

“Eucaristia e mondo attuale”; “Fede della Chiesa nel mistero dell’Eucaristia”; “Eucaristia nella vita della Chiesa”; “Eucaristia nella missione della Chiesa”: sono le quattro parti in cui si articolano le 90 pagine dell’Instrumentum laboris. Titolo del testo, che riprende il tema dell’Assemblea, “L’Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. “Ricordare alcune verità dottrinali che hanno notevole influsso sulla celebrazione” del mistero eucaristico “mettendone in risalto la grande ricchezza pastorale” e , al tempo stesso, menzionare “anche alcune omissioni e negligenze nella celebrazione dell’Eucaristia” accompagnandole con alcune proposte concrete: questo, si legge nella prefazione di mons. Nikola Eterovic, arcivescovo croato, segretario generale del Sinodo, il senso del documento di lavoro. Dopo un quadro statistico essenziale – sono 1.086.000.000 i cattolici nel mondo, il 49,8% in America e il 25,8% in Europa – il testo rileva “un certo allontanamento della vita pastorale dall’Eucaristia” ma anche “la grande sproporzione fra i tanti che fanno la Comunione i pochi che si confessano”: occorre pertanto “stimolare i sacerdoti nell’amministrazione del sacramento della penitenza” e migliorare nei fedeli la “conoscenza del contenuto e del significato del mistero eucaristico”.Sir

Sinodo vescovi, l’Instrumentum laboris