Vita Chiesa
Sinodo valdese: «sì» alle benedizioni liturgiche per le coppie civilmente unite
Ieri sera il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, dopo lungo e articolato dibattito, a grande maggioranza ha approvato un documento dal titolo «Famiglie, matrimonio, coppie, genitorialità» in cui viene introdotta, alla luce della nuova legge Cirinnà, la benedizione liturgica per le coppie «civilmente unite» che ne facciano richiesta. Paola Schellenbaum, membro della «Commissione famiglie», spiega che, con questo documento, non si escludono le preghiere di intercessione, ma si ratifica formalmente una evoluzione – resa necessaria con la nuova legge Cirinnà – in materia di tutela dei diritti delle persone dello stesso sesso lungamente auspicata dalle Chiese metodiste e valdesi, che già nel 2010 avevano introdotto la possibilità di benedire la relazione di coppie omosessuali. Per poter ricevere la benedizione liturgica – si legge in un comunicato diffuso dalla segreteria del Sinodo – rimangono alcuni requisiti, come quello della necessità per almeno uno dei due partner di essere membro di chiesa. Il documento va ben al di là delle questioni legate al riconoscimento delle coppie omosessuali. Con la sua approvazione, metodisti e valdesi riconoscono la pluralità di modelli di comunione di vita e di famiglia presenti nella società, sottolineano la necessità della loro accoglienza e del loro accompagnamento, nonché il proprio impegno nella società a favore dell’ulteriore ampliamento dei diritti su questi temi.
«Il Parlamento proceda ad una rapida approvazione di una legge». È quanto chiede il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che, in una serie di ordini del giorno approvati ieri, ha affrontato anche la questione della legge sullo «Ius soli» e i temi dell’accoglienza e dell’integrazione, «esprimendo la propria preoccupazione per l’intensificarsi di un clima di razzismo e xenofobia che trova nei migranti il primo e più visibile bersaglio». Il Sinodo – si legge in un comunicato diffuso questa mattina – ritiene che «per contrastare razzismo e xenofobia sia indispensabile dotarsi di una legislazione in materia di immigrazione che non favorisca tali atteggiamenti, ma promuova inclusione sociale e accesso al lavoro dei e delle migranti, e contribuisca così anche a cambiare il racconto pubblico sull’immigrazione, sempre più ostaggio di pregiudizi, luoghi comuni e vere e proprie bugie». Oggi in seduta conclusiva, il Sinodo ha approvato un ordine del giorno che condanna le derive fondamentaliste ma anche «ogni tentativo di strumentalizzare gli attentati di matrice islamista per alimentare campagne xenofobe e islamofobiche e per questo esprime apprezzamento e sostegno alle associazioni islamiche che hanno fermamente denunciato la blasfema strumentalizzazione dell’islam da parte di gruppi radicali e fondamentalisti».