Vita Chiesa
Sinodo, p. Lombardi: «Cresce partecipazione e passione» ma «non si fa la conta»
La Settima Congregazione di oggi è cominciata con il “rilancio” ufficiale del Concistoro ordinario che si terrà lunedì prossimo, 20 ottobre, alle ore 9 nell’Aula del Sinodo in Vaticano, per riflettere sulla “attuale situazione in Medio Oriente e l’impegno della Chiesa per la pace in quella regione”. Il Concistoro, ha ricordato padre Lombardi, si aprirà con la relazione del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, che recentemente ha incontrato i nunzi apostolici del Medio Oriente. Nel pomeriggio di ieri, sono intervenute 20 persone, più altre 20 nell’ora di conversazione libera. Per buona parte della mattina, con 25 interventi, si è continuato con gli interventi prenotati ieri e riferiti alla tematica precedente: 8 i padri intervenuti stamattina sul tema di oggi. Con questo pomeriggio, si concluderanno gli interventi dei padri, poi i Circoli Minori.
“Nel Sinodo non si fa la conta, perlomeno nel dibattito generale. C’è un ascolto interessato da parte di tutti, molto rispettoso: non mi sembra possibile dire che c’è un orientamento nettamente prevalente”. Con queste parole, durante il briefing di oggi, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, ha risposto alle domande dei giornalisti relative al “clima” nel Sinodo. Facendo il punto sugli interventi in Aula, che si concludono oggi pomeriggio, il portavoce vaticano ha riferito che “c’è una linea che parla con molta decisione dell’annuncio del Vangelo del matrimonio, che esige di affermare che se c’è un legame valido, un matrimonio esistente, non è possibile l’ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati, in coerenza con la dottrina e per fedeltà alla Parola del Signore, e una linea che, non negando l’indissolubilità del matrimonio e la proposta di Gesù, vuole vedere nella misericordia le situazioni vissute e fare discernimento su come affrontarle nella loro diversità, tenendo conto delle situazioni specifiche”. Questa seconda linea, in altre parole, si pone il problema di “vedere come, senza negare in alcun modo la dottrina, venire incontro alle esigenze della misericordia con un approccio pastorale alle diverse situazioni”.
“Il Sinodo si sta scaldando”, ha riferito padre Lombardi: “Si procede nell’approfondimento delle riflessioni, nella conoscenza vicendevole, nella spontaneità e nella sincerità delle espressioni”, ma “non si fa nessun conto”. “Quando sarà il momento di votare la Relatio – ha aggiunto il cardinale Coccopalmerio rispondendo alle domande dei giornalisti – ci sarà la possibilità di contarsi: non so se entrerà nel documento, ma si potrà vedere come le due anime si rapportano”. Il tutto, insomma, si svolge “nel clima di assoluta spontaneità che il Papa ha indicato in maniera magistrale dall’inizio. Stanno venendo fuori delle confessioni, delle testimonianze: ognuno dice quello che pensa, e lo dice con passione”. Le due linee, quindi, “sono entrambe presenti, ma non perché antagoniste, contrapposte quasi da nemici. C’è ascolto cordiale, umile e sincero”.