Vita Chiesa

Sinodo, messaggio: La grande sfida della fedeltà nell’amore coniugale

Si assiste, così, “a non poche crisi matrimoniali, affrontate spesso in modo sbrigativo e senza il coraggio della pazienza, della verifica, del perdono reciproco, della riconciliazione e anche del sacrificio. I fallimenti danno, così, origine a nuove relazioni, nuove coppie, nuove unioni e nuovi matrimoni, creando situazioni famigliari complesse e problematiche per la vita cristiana”. Tra queste “sfide”, i padri sinodali evocano anche la “fatica della stessa esistenza”: “Pensiamo alla sofferenza che può apparire in un figlio diversamente abile, in una malattia grave, nel degrado neurologico della vecchiaia, nella morte di una persona cara”. “È ammirevole la fedeltà generosa di molte famiglie – si legge ne messaggio – che vivono queste prove con coraggio, fede e amore, considerandole non come qualcosa che viene strappato o inflitto, ma come qualcosa che è a loro donato e che esse donano, vedendo Cristo in quelle carni malate”. 

Nel messaggio, i padri indicano anche le “difficoltà economiche causate da sistemi perversi”, il “feticismo del denaro” e la “dittatura di un’economia senza volto”, che “umilia la dignità delle persone”, come denuncia il Papa nell’Evangelii gaudium. “Pensiamo al padre o alla madre disoccupati, impotenti di fronte alle necessità anche primarie della loro famiglia, e ai giovani che si trovano davanti a giornate vuote e senza attesa, e che possono diventare preda delle deviazioni nella droga o nella criminalità”, la denuncia del testo, in cui si cita la “folla delle famiglie povere, quelle che s’aggrappano a una barca per raggiungere una meta di sopravvivenza”, le famiglie profughe “che senza speranza migrano nei deserti, quelle perseguitate semplicemente per la loro fede, quelle colpite dalla brutalità delle guerre e delle oppressioni”. “Pensiamo anche alle donne che subiscono violenza e vengono sottoposte allo sfruttamento, alla tratta delle persone, ai bambini e ragazzi vittime di abusi persino da parte di coloro che dovevano custodirli e farli crescere nella fiducia e ai membri di tante famiglie umiliate e in difficoltà”, prosegue il testo, in cui si fa appello “ai governi e alle organizzazioni internazionali di promuovere i diritti della famiglia per il bene comune”. Quanto alla Chiesa, vuole essere “una casa con la porta sempre aperta nell’accoglienza, senza escludere nessuno”.