Nell’Instrumentum laboris non si fa menzione delle questioni riguardanti le donne, in un Sinodo del Medio Oriente dove la donna è in secondo piano. La denuncia è di suor Claudia Achaya Naddaf, superiora delle religiose del convento di Nostra Signora della carità del buon Pastore (Siria) che oggi è intervenuta, in qualità di uditrice, al Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente in corso in Vaticano. Vorrei che questo Sinodo presentasse delle proposte che aiuterebbero ad applicare le convenzioni internazionali a favore delle donne nei nostri Paesi arabi ha detto la suora che ha rimarcato come in Siria le religiose assumono incarichi importanti in campo sociale, educativo e pastorale, ma sono emarginate a livello di diocesi e parrocchie. Per tale motivo suor Naddaf ha proposto di far partecipare attivamente le religiose ai consigli diocesani e parrocchiali, sostenerle nelle loro attività pastorali, servirsi della loro competenza nei campi della catechesi e contribuire alla loro formazione permanente sul piano pastorale, spirituale, tecnico e mettere a punto una pastorale delle vocazioni, dove clero e religiose, possano investire nei movimenti giovanili.Sir