Vita Chiesa
Sinodo: il 30 settembre la Veglia ecumenica presieduta dal Papa
La veglia si svolgerà dalle 17 alle 19 in piazza San Pietro, e l’arrivo del Papa è previsto intorno alle 18. Alla veglia parteciperanno numerosi leader delle diverse Chiese e comunioni cristiane, oltre ai membri dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi, che inizieranno così la loro tappa romana prima di partire la sera stessa alla Fraterna Domus di Sacrofano per un ritiro spirituale di 3 giorni prima della messa di apertura del Sinodo, la mattina del 4 ottobre.
“Il modo in cui comunicheremo il Sinodo è molto importante per il processo di discernimento e per la Chiesa tutta. Per questo il Papa ci ha invitati tutti a comprendere e raccontare cosa il Sinodo è e cosa invece non è”. Lo ha detto Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e presidente della Commissione per l’Informazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del
Sinodo dei Vescovi, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Together” – Raduno del Popolo di Dio e della Veglia di Preghiera Ecumenica presieduta da Papa Francesco il 30 settembre in piazza San Pietro, in cui ha illustrato alcune “regole” che durante il Sinodo dei vescovi sulla sinodalità, in programma in Vaticano dal 4 al 29 ottobre, caratterizzeranno la comunicazione.
“Il preservare la confidenzialità, la riservatezza, direi la sacralità di alcuni spazi alla conversazione nello Spirito, è consustanziale alla volontà di fare di questi momenti una occasione vera di ascolto, di discernimento e di preghiera fondato sulla comunione”, ha spiegato: “Ogni organizzazione pubblica o privata peraltro preserva questi momenti preziosi, indispensabili, di confronto libero, protetto, dove il pensiero comune è in fieri. La metodologia che abbiamo raccontato permetterà ai Membri sinodali di conoscersi e ascoltarsi gli uni gli altri”.
L’Assemblea del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità, dopo tre settimane di preghiera, riflessione e conversione, approverà un documento di sintesi “che sarà naturalmente pubblico, ma non sarà il documento finale”, ha precisato Ruffini, ricordando che quella che si apre il 4 ottobre è la prima sessione sinodale e che la seconda sessione del Sinodo si terrà il prossimo anno.
“In un mondo così diviso, contiamo davvero molto sul modo in cui la comunicazione saprà raccontare questo nostro sforzo di comunione”, ha detto il prefetto, annunciando che saranno trasmesse in streaming la Messa di apertura, la prima Congregazione Generale e le Sessioni di apertura di ciascun Modulo.
Come previsto dalla Costituzione apostolica Episcopalis communio, il frutto di questo discernimento, sarà raccolto nel documento finale che sarà redatto l’anno venturo, al termine delle due Sessioni, e offerto al Santo Padre. Il compito della Prima Sessione è quello di incominciare questo discernimento, che si concluderà nella seconda. “Se conosciamo già il cammino che ci ha portati sin qui e sappiamo anche sin d’ora i convincimenti di molti membri del Sinodo, non sappiano invece – non è possibile sapere già ora – quale sarà la sintesi cui arriverà l’assemblea di quest’anno e quali saranno l’anno venturo le conclusioni che l’Assemblea sinodale affiderà al Santo Padre”, ha precisato Ruffini: “Il Sinodo sarà un cammino di preghiera, di ascolto reciproco, di discernimento, di comunione”. Le lingue ufficiali dell’Assemblea sono: italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese.
“La sfida di questo Sinodo è imparare a camminare più strettamente insieme, ascoltando lo Spirito, per diventare una Chiesa più sinodale, con l’obiettivo di annunciare il Vangelo nel mondo di oggi”. Lo ha spiegato suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria Generale del Sinodo, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione della Veglia a di preghiera ecumenica sabato 30 settembre dalle 17 alle 19 in Piazza San Pietro.
“L’importanza della dimensione ecumenica è stata sottolineata fin dall’inizio del Sinodo”, ha fatto notare la religiosa: “Il Documento preparatorio proponeva il dialogo con le altre confessioni cristiane come uno dei 10 temi da esplorare durante la fase di consultazione locale. Poi il card. Grech e il card. Koch hanno sottolineato in una lettera congiunta che il dialogo tra cristiani di diverse confessioni, uniti da un unico battesimo, occupa un posto speciale nel cammino sinodale perché la sinodalità, come l’ecumenismo, è un processo di cammino insieme. Come ha detto anche Papa Francesco in diverse occasioni, non ci può essere sinodalità senza ecumenismo e non c’è ecumenismo senza sinodalità”.
Le religiosa ha poi ricordato che “questo tempo di preghiera nasce da un sogno espresso da frère Alois, priore di Taizé, all’apertura del Sinodo, il 9 ottobre 2021″. “L’idea avanzata dalla Comunità di Taizé è stata discussa con i responsabili della Segreteria Generale del Sinodo e con quelli del Dicastero per l’Unità dei Cristiani, che hanno proposto di organizzarla alla vigilia dell’apertura del Sinodo. Il progetto è stato poi proposto a Papa Francesco, che ha deciso di programmarlo e di presiederlo”.
La veglia si svolgerà dalle 17 alle 19 in piazza San Pietro, e l’arrivo del Papa è previsto intorno alle 18. Alla veglia parteciperanno numerosi leader delle diverse Chiese e comunioni cristiane, oltre ai membri dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi, che inizieranno così la loro tappa romana prima di partire la sera stessa alla Fraterna Domus di Sacrofano per un ritiro spirituale di 3 giorni prima della messa di apertura del Sinodo, la mattina del 4 ottobre.
“Aperta a tutto il Popolo di Dio, questa veglia ecumenica di preghiera metterà in luce due aspetti fondamentali del Popolo di Dio”, ha illustrato la religiosa: “La centralità della preghiera e l’importanza del dialogo con gli altri per avanzare insieme sulle vie della fratellanza in Cristo e dell’unità”, oltre che per “sottolineare il tema chiave dell’impegno per l’unità e la pace in questo mondo lacerato da tante divisioni”.
Dodici capi di Chiesa e leader cristiani sono stati invitati a guidare la preghiera insieme a Papa Francesco. Interverranno inoltre alcuni Delegati fraterni mandati dalle loro Chiese all’Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi.
Il programma e previsto in due parti: dopo un tempo di accoglienza sulla piazza con cori diversi poi una processione, un tempo di pre-veglia dalle 17 alle 18, con alcune testimonianze. Poi dalle 18 alle 19.10 la veglia di preghiera ecumenica, con un’introduzione e l’intervento finale di Papa Francesco.
Al termine una preghiera conclusiva e benedizione del Santo Padre insieme a di tutti i dodici leader delle chiese cristiane.