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Sinodo Eucarestia, le 50 proposizioni finali
L’Elenco Finale delle Proposizioni del Sinodo sull’Eucarestia (2-23 ottobre 2005) è un testo in latino che, come di consueto, rimane riservato perché destinato al Papa. In questa occasione però Benedetto XVI ha deciso di renderne nota una traduzione italiana “provvisoria, ufficiosa e non ufficiale, a cura della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi”. Eccone il testo completo.
ELENCO FINALE DELLE PROPOSIZIONI
Introduzione
L’Assemblea Sinodale ha ricordato con gratitudine il benefico influsso che la riforma liturgica attuata a partire dal Concilio Vaticano II ha avuto per la vita della Chiesa. Essa ha messo in evidenza la bellezza dell’azione eucaristica che splende nel rito liturgico. Abusi si sono verificati nel passato, non mancano neppure oggi anche se sono alquanto diminuiti. Tuttavia simili episodi non possono oscurare la bontà e la validità della riforma, che contiene ancora ricchezze non pienamente esplorate; piuttosto urgono ad una maggior attenzione nei confronti dell’ars celebrandi da cui viene pienamente favorita l’actuosa participatio .
Eucaristia e sacramenti
Catechesi e mistagogia
Actuosa participatio
Di fronte all’Ostia consacrata si osservi la pratica della genuflessione o di altri gesti di adorazione secondo le differenti culture. Si raccomanda l’importanza di inginocchiarsi durante i momenti salienti della Preghiera eucaristica, in senso di adorazione e di lode al Signore presente nell’Eucaristia. Si promuova inoltre il ringraziamento dopo alla Comunione, anche con un tempo di silenzio.
I Padri sinodali riconoscono l’alto valore delle concelebrazioni, specialmente quelle presiedute dal Vescovo con il suo presbiterio, i diaconi e i fedeli. Si chiede, però, agli organismi competenti che studino meglio la prassi della concelebrazione quando il numero dei celebranti è molto elevato.
L’Eucaristia per il mondo
L’Eucaristia è sacramento di comunione tra i fratelli che accettano di riconciliarsi in Cristo, il quale ha fatto di ebrei e greci un popolo solo, abbattendo il muro di odio che li separava (cf. Ef 2,14). Nel corso di questo Sinodo varie testimonianze hanno riferito che, grazie alle celebrazioni eucaristiche, popoli in conflitto hanno potuto radunarsi attorno alla Parola di Dio, ascoltare il suo annuncio profetico della riconciliazione tramite il perdono gratuito, ricevere la grazia della conversione che permette la comunione allo stesso pane ed allo stesso calice. Gesù Cristo che si offre nell’Eucaristia rafforza la comunione tra i fratelli e, in particolare, urge coloro che sono in conflitto ad affrettare la loro riconciliazione attraverso il dialogo e la giustizia. Ciò consente di comunicare degnamente al Corpo e al Sangue di Cristo (cf. Mt 5,23-24).
Conclusione