Massa Carrara - Pontremoli

SINODO DIOCESANO: CRITERI PER ELEGGERE I RAPPRESENTANTI DELLE PARROCCHIE

Nell’ultimo incontro della Commissione preparatoria al Sinodo, all’ordine del giorno figurava l’approvazione del sistema di voto per nominare i rappresentanti provenienti dalle parrocchie della Diocesi. Dopo alcune discussioni è stato deciso all’unanimità di eleggere un numero di rappresentanti non superiore ad ottanta che si andranno ad unire ai sinodali membri di diritto o di diretta nomina episcopale. Tutti insieme costituiranno l’Assemblea sinodale.

La Diocesi è stata suddivisa in 67 collegi, ognuno dei quali dovrà esprimere una o due preferenze. Ogni collegio è composto da una o più parrocchie ( si arriva a 16 in alcune zone della Lunigiana) a seconda del numero degli abitanti. Il «collegio» poi costituirà una Commissione sinodale locale, dalla quale uscirà il nome o i nomi di coloro che entreranno nell’Assemblea sinodale. Ad esempio: un collegio composto da 8 parrocchie, omogenee dal punto di vista storico e culturale, dovrà dapprima indire una assemblea popolare durante la quale saranno eletti i componenti della Commissione sinodale ( si auspica almeno uno per parrocchia), quindi la commissione sceglierà al suo interno il rappresentante (o i rappresentanti) che dovrà farsi carico di partecipare alle riunioni sinodali. Le parrocchie più popolose costituiranno da sole una commissione locale. È chiaro che entrare a far parte della Assemblea sinodale deve essere vissuto come un momento di servizio e di sacrificio per la chiesa diocesana. Al più presto sarà compito della Segreteria del Sinodo elaborare dei sussidi per spiegare in forma chiara e sintetica il metodo adottato. Se tutto procederà come stabilito entro la fine di giugno ci sarà la prima riunione dell’«Assemblea sinodale. SINODO DIOCESANO