Vita Chiesa

SINODO DEI VESCOVI: VESCOVO DI HONG KONG, «LA CHIESA CINESE È UNA». APPELLO AL GOVERNO PER NORMALIZZAZIONE

“La Chiesa in Cina, apparentemente divisa in due, una ufficiale, riconosciuta dal governo, e una clandestina, che rifiuta di essere indipendente da Roma, è in realtà una Chiesa sola, perché tutti vogliono stare uniti al Papa”. Lo ha detto mons. Joseph Zen Ze Kiun, vescovo di Hong Kong, intervenendo oggi al Sinodo dei vescovi, in corso in Vaticano fino al 23 ottobre. “Dopo lunghi anni di separazione forzata – ha dichiarato il vescovo cinese, definendo la Chiesa “una, santa, cattolica, apostolica, romana” – la stragrande maggioranza dei vescovi della Chiesa ufficiale sono stati legittimati dalla magnanimità del Santo Padre. Specialmente negli ultimi anni – ha aggiunto – risulta sempre più chiaro che i vescovi ordinati senza approvazione del Romano Pontefice non vengono accettati né dal clero, né dai fedeli”.

“Si spera che davanti a questo “sensus Ecclesiae” – ha auspicato mons. Zen lanciando un appello per la libertà religiosa – il governo veda la convenienza di venire a una normalizzazione della situazione. L’invito del Santo Padre a quattro vescovi per il Sinodo – ha concluso il presule – era una buona opportunità, ma sembra sia sciupata. L’Eucaristia ben celebrata – è l’augurio finale del vescovo cinese – potrà certamente accelerare la venuta della vera libertà religiosa per il popolo cinese”.Sir