Una Bibbia poliglotta che nella differenza dei toni e dei linguaggi offre un’idea delle differenze che caratterizzano l’umanità. Così questa mattina il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, arcivescovo di Cape Coast (Ghana), ha definito la Biblia Polyglotta (Bibbia poliglotta) della American Bible Society (Abs), presentata ufficialmente poco prima a Benedetto XVI durante l’intervallo dei lavori della terza Congregazione generale del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio in corso in Vaticano. Intervenendo ad un briefing con i giornalisti, il card. Turkson ha detto che questa edizione della Bibbia, per ora limitata a 1000 esemplari, è in ebraico-aramaico; greco, latino, inglese e spagnolo. La Bibbia poliglotta è il simbolo visibile della collaborazione con la Chiesa cattolica – ha osservato il rev. Dennis C. Dickerson, presidente del Comitato di Fiduciari della American Bible Society -, e preannuncia l’inizio di un rapporto nuovo tra la Abs e la Santa Sede. L’opera, 3200 pagine, è stata pubblicata in un’edizione limitata di 1000 esemplari in occasione del Sinodo; Benedetto XVI farà dono di una copia ad ogni partecipante (padri sinodali, esperti, auditori, assistenti linguistici, etc.) Il volume donato questa mattina al Papa è rilegato in pelle bianca e arricchito con titoli in oro ed argento.Sir