“Nelle 53 proposizioni finali che verranno redatte al termine del sinodo dei vescovi per essere presentate al Papa c’è una grande ricchezza di temi. Tra essi quello dell’interpretazione biblica, cioé l’esegesi, rappresenta un elemento centrale in quanto gli esegeti sono invitati a tenere conto della conoscenza scientifica, ma senza prescindere da quella dimensione ulteriore della lettura biblica, che è la dimensione spirituale”: lo ha detto oggi durante l’incontro con i giornalisti al termine dei lavori mattutini del Sinodo, mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura. Parlando dell’omelia, ha affermato che “essa costituisce un momento prezioso da valorizzare e sulla quale la formazione dei presbiteri potrebbe fare ulteriori passi in avanti, considerato che per molti cristiani la messa costituisce il momento fondamentale per accostarsi alla Sacra scrittura”. Mons. Ravasi ha anche fatto cenno alle “nuove forme di esegesi, quali quella semiotica, strutturalistica, psicologica, sociologica, che si sono affiancate alla esegesi storico-critica. Queste letture della Bibbia ha aggiunto debbono essere affiancate a una rinnovata lettura teologico-spirituale che è stata meno oggetto di scavo da parte degli studiosi in questi ultimi tempi”.Sir