Vita Chiesa
SINODO DEI VESCOVI: DELEGATI FRATERNI, EVANGELIZZAZIONE È URGENZA CONDIVISA
L’urgenza della «nuova evangelizzazione» è un tema «importante» non solo per la Chiesa cattolica ma coinvolge e impegna tutti i cristiani. È stato un «pomeriggio ecumenico» quello vissuto ieri al sinodo dei vescovi grazie agli interventi dei delegati fraterni. «Non parlerò a questa assemblea soltanto in veste di rappresentante e di ospite», ha detto larcivescovo Leo di Karelia e tutta la Finlandia, primate della Chiesa ortodossa finlandese. «Perché l’urgenza della nuova evangelizzazione’ è un tema altrettanto importante per i cristiani d’Oriente quanto lo è per la grande Chiesa di Roma». Nel suo intervento in aula, il primate ortodosso legato al Patriarcato ecumenico ha sottolineato come «l’evangelizzazione non inizia dalla predicazione, ma dall’ascolto» ed ha quindi indicato il valore del silenzio che «non viene predicato per stanchezza, paura, vergogna o mancanza di fede», ma vissuto in riconoscimento del fatto che è la via migliore per «essere davvero interlocutori in un dialogo con il mondo’». «Solo prendendo sul serio i problemi del nostro interlocutore, mentre gli raccomandiamo le soluzioni di Dio agli stessi, possiamo stabilire e ricostruire la fiducia, affinché le nostre parole possano essere ancora una volta rivelate nella loro potenza donatrice di vita, siano esse parlate, scritte o tweetate».
Il presidente della Conferenza delle Chiese europee (Kek), il metropolita ortodosso di Francia (Patriarcato ecumenico) Emmanuel, ha chiesto ai padri sinodali di prendere in «considerazione nelle vostre riflessioni la dimensione ecumenica dell’evangelizzazione». «L’ecumenismo – ha detto – è anche l’esigenza di superare le nostre rappresentazioni, le quali spesso si riassumono in semplici conflitti campanilistici. Tuttavia, un atteggiamento di questo genere non rende conto del messaggio di salvezza che Cristo ha portato». Da questo punto di vista, «numerose piste rimangano da esplorare» che «consentirebbero di testimoniare in maniera più adeguata la nostra fede comune». «Abbiamo percorso un lungo cammino in questi cinquant’anni», ha detto il metropolita e arcivescovo di Targoviste (Romania) Nifon. Lo studio «Raccogliere i frutti», pubblicato dal card. Walter Kasper, ha «dimostrato quanto è stato fatto finora», ma ha anche indicato «i compiti importanti che occorre affrontare nel cammino verso l’unità visibile della Chiesa in una sola fede e in una comunità eucaristica». Ed ha concluso: «La realtà che stiamo affrontando continua a mutare rapidamente, è piena di contraddizioni che resistono alle semplici generalizzazioni e presenta nuove sfide». (Sir)