“Il cristianesimo non è la ‘religione del Libro’ ma è la ‘religione della Parola'”: lo ha detto oggi in Vaticano, al termine della prima mattinata di lavoro del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, il card. Marc Ouellet, relatore generale, rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. “Dio ha ricordato vuole anzitutto donarsi all’uomo attraverso la sua Parola e questo dischiude una dimensione personale della fede per ciascun uomo. La Sacra Scrittura ci permette di comunicare con Dio e necessita di una interpretazione in comunione tra tutti gli appartenenti alla Chiesa, dai vescovi ai laici, dai teologi ai pastori. E’ quindi importante accentuare, nel modo di accostare la Bibbia, un rapporto più contemplativo che intellettualistico”. “Ebraismo ed Islam sono alleati con la Chiesa di fronte alla secolarizzazione”: lo ha detto il card. Marc Ouellet, relatore generale del Sinodo dei Vescovi, durante la conferenza stampa dopo la prima mattinata di lavori. “Per noi cristiani è importante capire come gli Ebrei interpretano la Scrittura ha spiegato e allo stesso tempo rileviamo il senso della famiglia, la difesa della vita e il coraggio di proclamare la propria fede tipici del mondo islamico. Questi valori professati da Ebrei e seguaci dell’Islam sono quindi importanti e possono favorire il dialogo tra le grandi religioni del Libro”.Sir