Vita Chiesa

SINODO DEI VESCOVI: ANTICIPAZIONI SUL MESSAGGIO FINALE «L’EUCARISTIA: PANE VIVO PER LA PACE DEL MONDO»

“L’Eucaristia: pane vivo per la pace del mondo”, è il titolo del Messaggio al popolo di Dio – 17 pagine e 26 paragrafi in cinque lingue (versione originale in francese) – che la Commissione incaricata dal Sinodo dei vescovi sta ultimando in queste ore, dopo una mattinata di discussione su piccole modifiche da effettuare. Il testo sarà a disposizione della stampa nel pomeriggio o domani mattina, nel frattempo sono stati anticipati in un briefing i principali contenuti. Nel saluto iniziale si ringraziano, tra l’altro, i “fratelli delle Chiese orientali” per la loro partecipazione, con l’auspicio che “venga il giorno della piena unità visibile della Chiesa”. Oltre ad esprimere riconoscenza nei confronti di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, i padri sinodali provano rammarico per i vescovi della Cina che non hanno potuto partecipare “ma che hanno avuto un posto speciale” all’interno del Sinodo. Spicca, tra i vari appelli che i vescovi fanno, “il richiamo alle sofferenze del mondo, come la fame, la povertà e le ingiustizie, i disastri naturali, le guerre, le situazioni difficili in Africa e Medio Oriente”, ha riportato don Giorgio Costantini, portavoce per il gruppo linguistico dei giornalisti italiani. I vescovi chiedono, in particolare, “di creare le condizioni per un reale progresso della famiglia umana, perché non manchi a nessuno il pane quotidiano”.

A 40 anni dal Concilio Vaticano II, i padri sinodali accennano nel messaggio ad alcuni “abusi” avvenuti nel corso del rinnovamento della liturgia: in sostanza, ha riferito don Costantini, secondo i padri sinodali “non è giusto che qualcuno possa prendersi il diritto di sentirsi padrone della liturgia, perché la liturgia appartiene alla Chiesa”. Tra le “luci” che i padri sinodali evidenziano nel messaggio vi sono “l’aumento di vocazioni sacerdotali” soprattutto provenienti dai movimenti e le testimonianze di tanti preti. Tra le “ombre” richiamano “la penuria di sacerdoti, la crisi dei sacramenti, soprattutto della Confessione, e la perdita del senso del peccato”. Seguono una serie di appelli: ai divorziati risposati, perché “non perdano la gioia di essere cattolici e la partecipazione attiva e generosa alla messa domenicale”; ai sacerdoti, ai fratelli e sorelle di vita consacrata, ai seminaristi, agli sposi cristiani, ai diversamente abili, agli ammalati. Il paragrafo 24 fa uno specifico riferimento all’ecumenismo e “alle norme che nella Chiesa stabiliscono le condizioni per accedere alla comunione per i fratelli” che appartengono a un’altra confessione cristiana. Oggi pomeriggio i vescovi riceveranno anche il testo definitivo delle 50 Proposizioni con gli emendamenti su cui sono chiamati a riflettere. Le votazioni definitive avverranno domani mattina, durante la XXII e ultima Congregazione generale. L’elenco finale delle Proposizioni sarà reso noto domani. Nella stessa giornata i vescovi pranzeranno con il Papa.Sir

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Il testo integrale del Messaggio del Sinodo dei vescovi sull’Eucarestia