Vita Chiesa

Sinodo: card. Schönborn, «Le tensioni esistono, ma non fate partiti»

«Non è il mio primo Sinodo – ha proseguito – ma raramente ho visto tale interesse, e questo ha a che fare con una cosa molto semplice: ci sono pochissimi temi che ci toccano così da vicino come la famiglia». La famiglia, insomma, «come rete di sopravvivenza, in un momento difficile per la vita delle famiglie e per la società». «Il nostro sguardo – ha denunciato il cardinale – moto spesso è troppo ridotto alla famiglia nucleare: questo significa che questo Sinodo è un’occasione per allargare la nostra visione della famiglia». Per Schönborn, dobbiamo «andare al di là di tante questioni morali, dobbiamo vedere il ruolo sostanziale della famiglia». Il Papa, del resto, «ci ha esortato a considerare la famiglia non per vedere ciò che non funziona, ma anzitutto ha voluto mostrare la bellezza e la necessità vitale della famiglia. Ci ha invitato ad avere uno sguardo attento alla realtà». «Papa Francesco ci ha invitato a camminare», ha proseguito il porporato ricordando che il cammino del Sinodo è cominciato con il Concistoro di febbraio, prosegue con questo Sinodo straordinario e continuerà fino all’Assemblea ordinaria dell’anno prossimo: «Accompagnare è la parola-chiave, non giudicare».

«Le tensioni esistono nel Sinodo: non è una cosa da nascondere, è naturale». Lo ha detto il card. Christoph Schönborn, rispondendo alle domande dei giornalisti nel briefing di oggi. «Ci sono diversi aspetti da considerare», ha proseguito il cardinale: «C’è la dottrina, c’è la parola chiara del Vangelo e c’è l’azione evidente di Gesù, il suo atteggiamento pieno di misericordia e di comprensione. Come unire le due cose è la sfida permanente della Chiesa», chiamata a «trovare un equilibrio tra la forza della dottrina, che non è un giogo imposto ma un cammino di vita, e la misericordia». «L’indissolubilità – ha precisato Schönborn – Gesù non l’ha insegnata come imposizione, ma come origine. I miei genitori erano divorziati, conosco la realtà della famiglia che vive la rottura. Ma rimane la realtà del padre e della madre, e poi i figli». La Chiesa vede «questa realtà viva, la spaccatura dei figli: se parla di queste situazioni parla della verità, e la verità è che i figli hanno bisogno di padri e madri. Ma lo fa con compassione, aiutando a superare il dolore della separazione». «Dobbiamo vivere di queste tensioni», l’invito di Schönborn: «Non dobbiamo dimenticare la dottrina, ma c’è anche bisogno di accompagnamento di tante situazioni che il Papa indica quando parla di Chiesa come ospedale da campo». «Vi invito a non fare partiti – ha detto il cardinale ai giornalisti – ma a parlare di aspetti».