Vita Chiesa

Sinodo: card. Grech, il 1° ottobre la veglia presieduta dal Papa

Con “una richiesta di perdono a tutta l’umanità”. In programma in Vaticano dal 2 al 27 ottobre. Card. Hollerich. 368 partecipanti, di cui 272 vescovi e 96 non vescovi

Sinodo dei vescovi con Papa Francesco (foto archivio Agensir)

Anche la seconda sessione del Sinodo dei vescovi, esattamente come la prima, sarà preceduta da due giorni di ritiro spirituale in Vaticano. Lo ha annunciato il card. Mario Grech, segretario generale della Segreteria Generale del Sinodo, durante la conferenza stampa odierna in sala stampa vaticana, rendendo noto che il 30 settembre e il 1° ottobre a guidare il ritiro dei 368 partecipanti al Sinodo saranno padre Timothy Radcliffe e madre Ignazia Angelini, che poi continueranno ad animare la preghiera durante le giornate del Sinodo, insieme a padre Matteo Ferrari, responsabile delle liturgie, e ai Monaci di Camaldoli. Una novità, rispetto al 2023, è la Veglia penitenziale che concluderà la due-giorni di ritiro e che sarà presieduta dal Papa la sera del 1° ottobre nella basilica di San Pietro. “L’evento, organizzato congiuntamente dalla Segreteria Generale del Sinodo e dalla Diocesi di Roma in collaborazione con l’Unione dei superiori generali e con l’Unione internazionale delle superiore generali, sarà aperto alla partecipazione di tutti, in particolare dei giovani, i quali sempre ci ricordano quanto l’annuncio del Vangelo debba essere accompagnato da una testimonianza credibile, che loro per primi desiderano offrire al mondo insieme a noi”, ha spiegato Grech: “Alla vigilia di un evento di Chiesa così solenne, qual è il Sinodo, si chiameranno per nome alcuni dei peccati che più suscitano dolore e vergogna, invocando la misericordia di Dio. In particolare, nella basilica vaticana potremo ascoltare tre testimonianze di persone che hanno sofferto per qualcuno di tali peccati. A seguire avrà luogo una confessione per vari tipi di peccato”. “Non si tratterà di denunciare il peccato degli altri, ma di riconoscersi parte di quanti, per azione o almeno per omissione, diventano causa della sofferenza patita da innocenti e indifesi”, ha precisato il cardinale: “Al termine di questa confessione dei peccati, il Santo Padre rivolgerà, a nome di tutti i cristiani, una richiesta di perdono a Dio e alle sorelle e fratelli di tutta l’umanità”. Inoltre, ormai a Sinodo iniziato, la sera del’11 ottobre si ripeterà l’esperienza di una preghiera ecumenica, insieme al Santo Padre, ai Delegati fraterni presenti nell’Aula sinodale e a vari altri rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali presenti a Roma, in collaborazione con i fratelli della Comunità di Taizé. Il luogo scelto è Piazza dei Protomartiri, luogo dove, secondo una tradizione immemorabile, avvenne il martirio dell’apostolo Pietro. La data dell’11 ottobre è stata scelta per ricordare l’11 ottobre di 62 anni fa, quando si aprì solennemente il Concilio Vaticano II, “che ha inaugurato per la Chiesa Cattolica una nuova stagione ecumenica, di cui il Sinodo in corso è espressione e testimonianza, nel fattivo desiderio di aiutare tutta la Chiesa ad avanzare sulla via della piena unità”, le parole di Grech. Nella fase finale dell’Assemblea, il 21 ottobre, è in programma una nuova giornata di ritiro spirituale, in vista del discernimento sulla bozza del Documento finale.

“L’elenco dei Partecipanti alla Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi non presenta grandi cambiamenti rispetto all’elenco dei partecipanti alla prima sessione”. Lo ha detto il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e relatore generale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. In tutto i membri sono 368 di cui 272 investiti dal munus episcopale e 96 non vescovi. Poi ci sono gli 8 Invitati speciali e i delegati fraterni, che da 12 sono passati a essere 16. “Papa Francesco ha consentito di aumentare il loro numero visto il grande interesse che le Chiese sorelle hanno testimoniato nei confronti di questo cammino sinodale”, ha reso noto Hollerich: “si vede che il Sinodo ha un impatto ecumenico”. L’elenco prosegue con 20 membri delle 15 Chiese Orientali Cattoliche, cui si aggiungono i 168 membri delle Conferenze episcopali, i 2 membri della categoria vescovi senza Conferenza Episcopale e i 5 membri presidenti delle Riunioni internazionali di Conferenze episcopali. 10 i membri provenienti dall’Unione dei superiori generali e dall’Unione internazionale delle superiori generali, cui si affiancano 21 membri Capi Dicastero della Curia Romana e i 57 membri di nomina pontificia. Infine, l’elenco comprende i 68 membri non insigniti del munus episcopale quali testimoni del processo sinodale, i 2 sotto-segretari della Segreteria Generale del Sinodo e i 14 Membri ordinari del Consiglio Ordinario che concluderanno il loro mandato con questa assemblea. Tra gli altri partecipanti, figurano i due assistenti spirituali, padre Radcliffe e madre Angelini, e padre Ferrari, il religioso camaldolese referente per la liturgia. Quest’anno i 70 esperti sono stati suddivisi in tre categorie (facilitatori, esperti teologi e esperti comunicatori). L’elenco si chiude con i membri della Segreteria Generale del Sinodo, gli assistenti e collaboratori, oltre ai membri della Commissione per l’Informazione e della Commissione per le Controversie eletti nel corso della Prima Sessione e ancora in carica in questa sessione.