Vita Chiesa
Sinodo: card. Coccopalmerio, su divorziati risposati «ermeneutica del Papa»
“Bisogna salvare assolutamente la dottrina – ha spiegato – ma partire dalle singole persone e dalle loro concrete situazioni, necessità, urgenze, sofferenze. Bisogna dare una risposta a persone concrete che si trovano in condizioni di gravità e urgenza e chiedono una risposta che venga loro incontro”. Il cardinale ha ricordato quello che dice Gesù nel Vangelo: “Quando ti cade un figlio in un pozzo nel giorno di sabato, e c’è la gravità, il pericolo di vita, e l’urgenza, perché bisogna proceder subito, le risposte possono essere due: o non faccio niente e rispetto la legge del sabato, o mi rendo conto che ci sono due persone che hanno bisogno di me e intervengo. La legge del sabato c’è sempre, ma questo è uno dei casi che richiedono un mio intervento urgente”.
Poi il card. Coccopalmerio ha fatto “il caso di una persona che si trova in una unione non legittima, ma non può uscire da questa situazione”. Il caso sotto esame è quello di “una donna che si è accasata con un uomo abbandonato ingiustamente dalla moglie, si è unita a lui, ha allevato i suoi tre bambini, ha dato a quest’uomo la sua vita. Noi le dobbiamo dire di abbandonare quest’uomo?”, si è chiesto il cardinale. “In questi casi, molto precisi, in cui non è possibile lasciare questa situazione, devo fare qualcosa”. “Se comincia a fare questo, il Sinodo ottiene già un grande risultato”, ha concluso.