Vita Chiesa

SINODO ANGLICANI, VIA LIBERA A DONNE VESCOVO;  CONFERENZA EPISCOPALE INGLESE: SI ALLONTANANO DA EREDITÀ CATTOLICA

“La Chiesa di Inghilterra ha dimostrato, con questo voto, di pensarsi sempre di più come Chiesa protestante”. Commenta così al Sir mons. Andrew Faley, responsabile per l’ecumenismo della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, la decisione del Sinodo anglicano, che si chiude oggi a York, di dare via libera all’ordinazione delle donne vescovo “senza nessun provvedimento per le parrocchie contrarie”. Per il sacerdote, che al Sinodo ha partecipato in qualità di osservatore cattolico, “questa decisione che ha preso va al cuore stesso della sua identità, quello che la chiesa sceglie di essere. La Chiesa di Inghilterra si vede come una chiesa riformata che si allontana dall’eredità cattolica, sempre meno disposta ad accomodare chi si rifà alle radici cattoliche. Di conseguenza gli anglicani contrari all’ordinazione delle donne, quelli più vicino alla Chiesa cattolica si ritroveranno sempre di più in stato di assedio, senza spazio all’interno della loro chiesa”.Nell’intervista mons. Faley vede il 2014 come anno delle prime ordinazioni episcopali di donne, mentre non ci sono date certe, “ma verrà senz’altro stabilito”, per un ordinariato di fedeli e ministri anglicani che vogliono la piena comunione con Roma grazie all’Anglicanorum coetibus. Sui futuri rapporti ecumenici con la comunione anglicana mons. Faley non ha dubbi, valgono le parole del card. Kasper ai vescovi della chiesa di Inghilterra nel 2006 e alla Lambeth conference di due anni fa: “la Chiesa cattolica non pensa di avere l’autorità di ordinare le donne e quando la Chiesa di Inghilterra ha deciso di procedere con questa ordinazione si è allontanata in una direzione protestante l’ordinazione delle donne di fatto blocca definitivamente un possibile riconoscimento degli ordini anglicani da parte della chiesa cattolica”.Sir