Una Chiesa rafforzata e incoraggiata per continuare con rinnovato ardore la sua opera di evangelizzazione e di promozione umana a beneficio di tutti gli abitanti del continente. Così mons. Nikola Eterović, segretario generale del Sinodo dei vescovi, sintetizza al SIR le attese per la seconda Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi (Vaticano, 4-25 ottobre). I lavori saranno centrati sul tema: La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. Voi siete il sale della terra Voi siete la luce del mondo (Mt 5,13.14). A 15 anni dal primo Sinodo per l’Africa, tenutosi nel 1994, si torna dunque a riflettere su questo continente. Nel frattempo spiega mons. Eterović molto è cambiato in Africa, continente che conosce una grande crescita del numero dei cattolici. Nel momento della celebrazione della prima Assemblea speciale per l’Africa essi erano circa 102.000.000, mentre nel 2007 erano circa 165.000.000. La crescita che riguarda tutti i settori della Chiesa non è solo di numero ma anche di qualità. Per esempio, sempre di più i sacerdoti africani diventano missionari in altri Paesi dell’Africa e anche del mondo. Anche dal punto di vista sociale la situazione è cambiata generalmente in senso positivo, anche se in alcuni Paesi permangono situazioni di violenza… In questo confronto di luci e di ombre prevalgono le luci.Dai lavori sinodali, continua mons. Eterović, è da sperare che la Chiesa in Africa esca rafforzata e incoraggiata. Un rinnovato zelo apostolico delle Chiese particolari permetterà di affrontare grandi sfide. Il segretario generale del Sinodo riflette anche sul contributo della Chiesa per promuovere riconciliazione, giustizia e pace nella società africana. La missione principale della Chiesa dice è l’evangelizzazione che deve essere accompagnata dalla promozione umana. La Chiesa cattolica è assai attiva nel campo dell’educazione, della salute, della promozione integrale della persona umana. La Buona Notizia della riconciliazione diventa una chiamata urgente per tutti: per i credenti, che devono riconciliarsi con Dio e tra loro, per i membri della comunità ecclesiale, in quanto solamente una comunità riconciliata può proporre con credibilità la riconciliazione anche a livello sociale. Pertanto, i cristiani devono superare le barriere delle etnie, degli interessi di parte, per promuovere il bene comune di tutti gli uomini di una nazione, anzi di tutto il continente. Da persone riconciliate potrà nascere la pace e i presupposti di un’autentica giustizia. Dal Sinodo, conclude il vescovo, le Chiese particolari dell’Africa dovranno ricevere l’incoraggiamento per potenziare ancora di più l’opera della riconciliazione, nella costruzione di una società più giusta che beneficerà della pace.Sir