Vita Chiesa

Sinodo 2018: Circoli Minori, donne «vittime di un maschilismo duro a morire», più attenzione ai temi della sessualità

Nella Chiesa, esistono «situazioni di emarginazione, che riguardano in particolare le donne, spesso ancora vittime di un maschilismo duro a morire». A denunciarlo è il Circolo italico moderato dal card. Fernando Filoni, di cui è relatore mons. Bruno Forte, in una delle 14 relazioni dei Circoli Minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris, presentate in aula questa mattina al Sinodo dei vescovi sui giovani.

Il circolo anglofono moderato dal card. Oswald Gracias, attraverso il relatore, mons. Eamon Martin, si fa voce invece della necessità di «un maggiore contributo delle donne, delle famiglie e dei laici nella formazione dei seminari». «I giovani sono oggi particolarmente sensibili al fatto che la Chiesa non riserva tutta l’attenzione che dovrebbe alla questione femminile nel mondo», si legge nel circolo francofono moderato dal card. Dieudonné Nzapalainga, di cui è relatore padre Bruno Cadoré. «In alcuni contesti culturali, la donna è ridotta ad una condizione minoritaria», la denuncia dei padri sinodali di questo circolo minore, secondo i quali «anche la Chiesa, pur valorizzando spesso le figure materne, sembra non abbia ancora preso pienamente coscienza che è venuto il momento che le donne e gli uomini nella Chiesa siano considerati veramente eguali sotto l’aspetto della responsabilità». «La gravità e l’urgenza di questa questione – la proposta – giustifica la messa in opera nella Chiesa, senza più ritardi, di una riflessione larga e approfondita che possa affrontare i cambiamenti profondi e radicali che si impongono in questo ambito».

Diverse le proposte contenute nelle relazioni dei 14 Circoli minori sulla terza e ultima parte del testo-base del Sinodo. «Chiarificare e attualizzare la dottrina della Chiesa sul corpo, l’affettività e la sessualità per evitare la confusione», la richiesta fatta da mons. Beby Gneba Gaspard, relatore del Circolo Minore moderato da mons. Bertrand Lacombe. «Il nostro gruppo ha discusso a lungo delle sfide e delle problematiche che attengono alla visione ecclesiale del corpo e della sessualità umana», ha fatto sapere mons. Eamon Martin, relatore del Circolo anglofono moderato dal card. Oswald Gracias, che ha proposto una modifica al paragrafo 197, in modo da presentare «la bellezza della visione e dell’insegnamento della Chiesa sul corpo, la sessualità, l’amore e la vita, il matrimonio e la castità». La Chiesa, inoltre, per i partecipanti a questo Circolo Minore deve opporsi «a qualsiasi discriminazione verso una persona o un gruppo». Il Circolo Minore anglofono moderato dal card. Blase Joseph Cupich, di cui è relatore mons. Mark Stuart Edwards, ha riferito di aver discusso della questione dell’omosessualità, per la quale ha proposto «una sezione separata» nel documento finale del Sinodo, relativa all’«accompagnamento pastorale» di queste persone.