Vita Chiesa

Sinodo 2018: card. Schönborn, «i giovani sono il futuro della famiglia, sono le famiglie del futuro e il futuro della Chiesa»

“È stato discusso nel Consiglio del Sinodo”, dice il cardinale a margine dell’Assemblea plenaria del Ccee in corso a Monte Carlo. “E anche tutte le Conferenze episcopali del mondo hanno potuto proporre tematiche per il prossimo Sinodo. Penso che il tema dei giovani sia emerso con forza perché dopo la famiglia, e il Santo Padre lo ha detto, era ovvio mettere al centro dell’attenzione della Chiesa i giovani”.

“I giovani – aggiunge il cardinale – sono i giovani. Non esiste una categoria. Esiste certamente una fascia di età e in quella fascia di età c’è tutta la ricchezza della vita. Ci sono certamente problemi e sfide, anzitutto in molte parti del mondo la disoccupazione, la difficoltà dell’educazione e della formazione, la mancanza di accompagnamento. E d’altra parte c’è tutta la ricchezza dei giovani, la loro creatività, la loro inventiva”.

Sul fatto che le Chiese siano vuote di giovani, il cardinale Schönborn ribatte: “Dove? Forse in Italia, forse in Austria. Sì, ci sono pochi giovani cattolici perché ci sono pochi giovani in generale. Stiamo vivendo in molte parti del mondo un calo demografico drammatico. E poi dobbiamo considerare che i giovani non sono presenti nella chiesa come noi ce lo aspettiamo, e cioè che vivano o partecipano alle classiche strutture della parrocchia. Ma i giovani ci sono. Prendiamo per esempio le Gmg: sono un grande esempio della gioventù presente, viva. Ci sono tanti eventi di giovani in Austria, tanti raduni come quelli di Salisburgo a Pentecoste, o a Medjugorje questa estate, in 60mila si sono trovati per pregare, per essere insieme. Io non ho paura che in futuro non ci siano più i giovani”.

Riguardo al rapporto che Papa Francesco ha con i ragazzi, il cardinale dice: “Io l’ho visto il Papa a Cracovia, e anche in altre occasioni. Lui è un padre, come già lo era Giovanni Paolo II e anche, a modo suo, Papa Benedetto. Un padre. E credo che questo sia l’atteggiamento più importante per i giovani: un padre, un padre nella fede, un padre che abbraccia i giovani con carità, con simpatia, e li abbraccia anche con le sfide della fede dando loro coraggio”.

Ma la Chiesa è per i giovani? “La Chiesa è sempre nell’oggi. Gesù ha detto: io sono con voi, ogni giorno, oggi. Dunque Gesù è presente oggi, chiama oggi, è amato oggi. È questa la gioventù della Chiesa”.