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Sindaci in Vaticano: «Alleanza per sviluppo urbano sostenibile». il 24 settembre all’Onu

Verrà presentata ufficialmente a New York il 24 settembre, alla vigilia della visita di Papa Francesco alle Nazioni Unite, la «Alleanza per lo sviluppo urbano sostenibile» lanciata ieri in Vaticano dagli oltre 70 sindaci del mondo che, insieme a rappresentanti dell’Onu, si sono confrontati per due giorni su cambiamenti climatici e lotta alle schiavitù moderne.

Tra i punti salienti del progetto – risultato della due giornate (21-22 luglio) promossa dalle Pontificie Accademie delle scienze e delle scienze sociali, e che ha visto martedì pomeriggio anche l’intervento del Papa – l’eliminazione della corruzione e lo stop a povertà, fame, tratta; l’assicurazione delle pari opportunità tra uomo e donna; la garanzia dell’accesso universale a sanità, educazione e servizi di prima necessità. Porre fine al traffico di esseri umani e a tutte le forme di schiavitù moderna; arrestare la corruzione e l’impunità che minano lo sviluppo sostenibile; promuovere sistemi energetici diversi dal carbone per ridurre il riscaldamento globale: questi i primi impegni assunti dai sindaci. Sullo sfondo della due giorni l’enciclica «Laudato Si’». Ispirandosi al «piano comune» e al «consenso globale» citati da Francesco nel documento, l’«Alleanza» intende inoltre creare «nuovi canali» affinché il finanziamento urbano sia sostenibile e la pianificazione a lungo termine.

L’«Alleanza» contiene pure un appello alla creazione di «lavori dignitosi che garantiscano i diritti umani e aiutino i senza-tetto», e agli Stati e ai governi affinché mettano le città nelle condizioni di «adempiere i loro impegni anche grazie ad un appropriato decentramento di poteri e di finanziamenti». L’esortazione, infine, a «promuovere e rafforzare le università perché diventino poli di innovazione per lo sviluppo sostenibile». I sindaci accolgono l’appello del Pontefice a praticare una «ecologia umana» e ad «agire subito» per contrastare «le terribili minacce per le generazioni future», come i cambiamenti climatici, il lavoro-schiavo, la prostituzione, il traffico di organi, la crescita degli squilibri sociali, e si impegnano a «lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in ogni città».