Toscana

SINDACATI TOSCANI E ANCI UNITI CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO

In un incontro tra Anci Toscana e le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, che si è tenuto il 23 luglio, è emersa una comune valutazione della manovra correttiva del governo (decreto 168/2004) sia in termini di metodo che di merito. “Queste misure possono comprimere ancora di più, in una situazione economica già difficile per i bilanci delle famiglie, il potere d’acquisto dei ceti più deboli ed il rispetto degli impegni contrattuali assunti con il governo” dicono in una nota congiunta i sindacati e l’associazione dei comuni. Per quanto riguarda il metodo continuano “E’ evidente l’incongruenza, per altro inaccettabile, di un decreto varato senza alcun confronto preventivo con il sistema delle autonomie locali e senza alcuna concertazione con le organizzazioni sindacali e le parti sociali, che interviene sui bilanci in corso d’opera con tagli alla spesa che mettono in discussione servizi già attivi e in funzione per i cittadini e le famiglie”.

Il fatto stesso che in sede di conversione il governo abbia proposto alcune correzioni emendative, è un segno chiaro che si riconosce l’errore e si cerca ora di porre rimedio con gli incontri di questa settimana. Nonostante questi ultimi tentativi l’Anci e Cgil Cisl Uil della Toscana “considerano inadeguate e incerte le assicurazioni interpretative sugli effetti dal decreto e prioritario il mantenimento del livello attuale dei servizi pubblici e dei servizi alle persone”. C’è quindi bisogno di una iniziativa chiara per la salvaguardia dei servizi, le attività sociali ed educative e la qualità della vita delle comunità locali.

Anci Toscana e i sindacati confederali chiedono, nella nota emersa dall’incontro di venerdì scorso, il ritiro del comma 11 dell’articolo 1 del decreto e segnalano con forza l’esigenza che nel prossimo Dpef non vengano previste misure che possono portare, per scelta o per necessità, all’avvio di un percorso di riduzione e di smantellamento dello stato sociale.Per questo, l’unica e reale garanzia è rappresentata dall’attuazione di una vera ed efficace autonomia finanziaria degli Enti Locali così come prevista dal titolo V della Costituzione.

“La qualificazione dello stato sociale – continua la nota congiunta – passa in primo luogo attraverso la valorizzazione del lavoro pubblico ed è evidente che la grave insufficienza degli stanziamenti per il rinnovo del secondo biennio dei contratti si iscrive nella logica di sminuire ulteriormente la tutela del welfare”.

“Per tutte queste ragioni – conclude il comunicato congiunto – l’Anci Toscana e le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil si impegnano a sviluppare insieme iniziative di mobilitazione volte a sensibilizzare i cittadini e i lavoratori. Inoltre, proseguendo una positiva opera di concertazione sui bilanci comunali negli ultimi, concordano sullo sviluppo in tutte le sedi (Regionali, Provinciali e Comunali) di un confronto e di un lavoro comune indirizzato alla difesa e al mantenimento dei servizi pubblici e della qualificazione della spesa, evitando penalizzazioni per i cittadini”. (cs)