Prato

Simoni ai politici cattolici: «Pensate a tutti i valori»

di Giacomo Cocchi«Fatevi fautori il più possibile di un confronto e di un dialogo tra cattolici». Il Vescovo Simoni, invitato al convegno dell’Udc in preparazione della Settimana sociale di Pistoia e Pisa, ha voluto ricordare ai presenti, tra i quali il presidente nazionale, Rocco Buttiglione, e il capogruppo alla Camera, Luca Volontè, che «oltre gli obiettivi e le strategie di partito è un dovere per tutti i cattolici impegnati in politica trovare momenti di dialogo e raccordo: solo in questo modo si possono affrontare le questioni antropologiche, alla base della nostra fede». Tema dell’incontro-dibattito, al quale hanno partecipato esponenti locali e nazionali del partito di Casini, era «I cattolici per l’Italia», una giornata di lavori per riflettere all’interno del partito sul ruolo attuale dei cattolici e del loro impegno per la costruzione del bene comune. Mons. Simoni, che non ha partecipato al dibattito ma ha dato il suo contributo al convegno guidando la preghiera d’apertura dei lavori, prendendo a prestito le parole tratte dalla preghiera di Salomone contenuta nel Libro della Sapienza, ha ricordato come sia «beata quella nazione in cui Dio è il Signore e che, se l’impegno politico è finalizzato a dirigere la società – ha aggiunto il Vescovo – beata è la democrazia in cui il Dio non è l’interesse, il denaro né l’ideologia menzognera, ma il Signore». E di nuovo: «Dobbiamo cercare il bene comune sulla base di valori indubitabili». All’inizio del suo intervento, come ha fatto in altre occasioni, quando è stato ospite di partiti e associazioni appartenenti ai diversi schieramenti (l’ultimo, in ordine di tempo, il convegno organizzato un mese fa ad Assisi dal ministro Fioroni), mons. Simoni ha voluto rimarcare che «l’ispirazione piena alle scelte di fondo, che professa e caratterizza un politico cattolico, può essere assicurata solo da una esperienza cristiana concreta». E se alle parole devono seguire i fatti, l’impegno, secondo Simoni, che riporta un’esortazione tratta dalla Populorum progressio, «è un umanesimo plenario che occorre promuovere: di tutto l’uomo e di tutti gli uomini». Tra le questioni che devono stare a cuore ad un credente nella realizzazione del bene comune, oltre al rispetto della vita in ogni sua forma ed alla difesa della famiglia fondata sul matrimonio, mons. Simoni ribadisce che l’impegno del cristiano nel sociale deve riguardare anche «l’attenzione e la promozione del lavoro, in modo che sia, per tutti, giustamente retribuito e non strumentalizzabile; deve far sì che l’economia di mercato sia altra cosa dal capitalismo selvaggio, che bada solo alle ricchezze di pochi; e deve puntare anche alla costruzione di una duratura pace internazionale». La riflessione si è, infine, chiusa con un consiglio diretto ai rappresentanti dell’Udc: «siete considerati come quelli che parlano ai moderati, attenti – ha detto concludendo mons. Simoni – la parola “moderati” è di dubbia interpretazione, ricordatevi che non è possibile essere “moderati” nello sforzo della difesa dell’uomo, si può essere moderati nei toni, ma non nei fini».