L’attività si svolge il martedì e il giovedì dalle ore 11 alle ore 13 presso L’istituto Bandini. I docenti sono la dott.ssa Nasimi Aisha e il dott. Diego Lombardi coordinati dal prof. Alfredo Stefanelli, preside dell’Istituto Bandini di Siena. I bimbi saranno successivamente inseriti alla scuola materna, nel frattempo, nelle quattro ore di scuola previste per gli adulti, saranno custoditi da volontari (insegnanti del Bandini in pensione).Le due famiglie erano arrivate all’aeroporto di Fiumicino con un gruppo di 35 rifugiati siriani con un volo da Beirut grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio e Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Tra i profughi, provenienti dai campi della Bekaa e di Tel Abbas in Libano, circa la metà sono minori.Ad accoglierli in Italia, oltre a Sant’Egidio e alle Chiese protestanti, la Caritas dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino, che sta ospitando le due famiglie composte una da un nucleo di 5 e uno di 4 persone. Sono tutte con bambini con patologie importanti.“La rete di solidarietà che esiste a Siena – spiega il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino – ancora una volta ha risposto in maniera encomiabile e per questo motivo ringrazio l’Università per Stranieri e l’Istituto Bandini per avere scelto di essere al nostro fianco nel programma di integrazione delle due famiglie siriane. Un segnale importante di solidarietà e di speranza per chi ha perso tutto”.“Per il nostro istituto – spiega Alfredo Stefanelli, preside dell’Istituto Bandini – il progetto avviato con la Curia, la Caritas e con l’università per Stranieri di Siena per accogliere e integrare le due famiglie siriane, rappresenta un valore aggiunto a tutta l’istituzione scolastica e un grande insegnamento per tutti i nostri studenti”.