Toscana
Siena, Caritas diocesana: a luglio e agosto erogati 3600 pasti e 200 pacchi viveri
Sono questi i dati diffusi oggi dalla Caritas diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino in merito alle attività svolte nel periodo estivo (mesi di luglio e agosto 2022).Sempre aperte, due volte a settimana, le docce con il cambio della biancheria intima. Sul versante dell’alimentazione la Caritas ha stretto anche nuovi accordi per garantire una corretta alimentazione a base di frutta e verdura fresca.Inoltre, è proseguita la distribuzione di 200 pacchi viveri soprattutto a famiglie fragili e, in collaborazione con il Comune di Siena, i volontari Caritas hanno assistito gli utenti per la compilazione delle domande per i buoni spesa, contributo affitto e per gli alloggi di emergenza.Importanti anche gli interventi di emergenza per il pagamento di bollette e rate di affitto per 35 nuclei familiari per una spesa totale di 9831 euro.Sul tema ospitalità sono state accolte di 6 persone sfrattate e 4 nuclei familiari con le abitazioni inagibili. Particolare attenzione anche all’universo femminile con l’accoglienza di una donna in codice rosa ed un‘altra alla fine del percorso alla quale è stato garantito un alloggio definitivo.Anche per una donna senza fissa dimora con gravi problemi di salute di salute è stato realizzato, con i servizi sociali, un percorso certo per il ricovero in ospedale.Ma l’attività della Caritas in tale contesto non si è limitata solo assistenza, ma con i fondi dell’8XMille, sono state messe a disposizione tre borse lavoro per donne che avevano avuto difficoltà ad inserirsi in ambito lavorativo.Sul versante dell’accoglienza: prosegue il sostegno alla famiglia del piccolo Mustafa in vista del trasferimento a Budrio; grazie alla sinergia con l’AOS sono continuate le visite in ospedale ai bambini ucraini disabili ospitati a Montarioso con le loro mamme e nei prossimi giorni verranno portati al mare per alcuni giorni di vacanza.Inoltre, la Caritas ha sempre preso parte ai Tavoli in Prefettura dove è stata posta come priorità il problema di salute e il collocamento notturno di giovani pakistani che si rivolgono alla Questura di Siena per il riconoscimento dello status di rifugiati. Grazie a questa sinergia è stato ottenuto, dalla scorsa settimana in collaborazione con il distretto di zona, che la responsabile delle cure primarie la dott.ssa Francesca Leoncini potesse visitarli presso la mensa per valutare i casi più gravi. Ad oggi sono state svariate le visite con l’invio di alcuni in ospedale per accertamenti più approfonditi e ricoveri. Otto di loro, dimessi dall’ospedale, con patologie particolari sono stati ospitati alle Tolfe in attesa dell’ingresso nei Cas.