Italia

SICUREZZA: CIR, DDL PROVOCHERÀ SOLO ESCLUSIONE SOCIALE

“D’ora in poi la parola d’ordine sarà: esclusione sociale”. Così il presidente del Cir (Consiglio italiano per i rifugiati) Savino Pezzotta commenta l’approvazione, da parte del Senato, del ddl sicurezza “a colpi di ‘fiducia’”. Per Pezzotta le nuove norme “renderanno più difficile la convivenza civile, pacifica e reciprocamente proficua tra italiani e stranieri”. Il Cir – si legge in una nota – è “particolarmente preoccupato per il clima generale di criminalizzazione” del “diverso”, del “sospetto”, della “marginalizzazione che da questa legge viene alimentato. Cambierà profondamente il contesto nel quale si svolge il percorso di integrazione non solo degli immigrati, ma anche dei rifugiati”. “E’ da ricordare – aggiunge il direttore del Cir Christopher Hein – che la nuova legge introduce una tassa pesante su rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno; limita l’ottenimento della cittadinanza italiana, nonché il diritto al ricongiungimento familiare; in molti casi rende impossibile l’iscrizione anagrafica. Tali norme riguardano esclusivamente cittadini stranieri regolarmente presenti e non hanno alcun nesso con la sicurezza”. L’introduzione del reato di permanenza irregolare sul territorio rappresenta, tra l’altro, “l’impossibilità di tornare nel Paese volontariamente. “Paradossalmente – osserva Hein -, la legge costringe alla fuga anche cittadini stranieri che sarebbero tornati volontariamente in patria”.Sir