Toscana

SICUREZZA: +64% FURTI IN NEGOZI TOSCANI IN TRIENNIO 2004-06

Nel triennio 2004-2006 c’é stato un aumento generale della pressione criminale sul territorio regionale (+7,2%) a causa della crescita dei furti con destrezza (+9,8%), dei furti in esercizi commerciali (+63,6%) e delle truffe informatiche (+19%), mentre sono diminuiti tutti gli altri reati. Sono cresciuti però anche i risultati conseguiti dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine. E’ quanto ha evidenziato il prefetto di Firenze, Andrea De Martino, che ha partecipato alla conferenza regionale sulla sicurezza a Firenze. I reati scoperti dalle forze dell’ordine, ha affermato, sono aumentati del 4% (57,95% nel 2004, 61,91% nel 2006). Nella lotta alla contraffazione e alla vendita abusiva, l’attività dell’Agenzia delle dogane, delle forze dell’ordine e delle polizie municipali ha portato nel 2006/2007 al sequestro di 1.608.039 prodotti nei traffici internazionali e di 4.020.010 in quelli interni. Nel contrasto del riciclaggio di proventi illeciti, ha riferito il prefetto, il lavoro della guardia di finanza ha portato nel 2007 a 21 arresti e 298 denunce a piede libero, mentre l’attività di controllo sul mercato degli affitti in nero, solo a Pisa ha permesso di accertare 1.730.000 euro di evasione dell’imposta di registro e 1.598.000 euro di evasione dell’imposta sui redditi. Per fronteggiare lo sfruttamento della manodopera irregolare extracomunitaria la direzione provinciale del lavoro, su un campione di 2000 aziende ispezionate per anno, ha rilevato che le aziende che occupano irregolari sono passate dal 51% del 2006 al 38% del 2007. A questi risultati positivi si contrappone però, avverte De Martino, la crescita dell’insicurezza percepita dai cittadini a causa del crescere dei reati predatori, degli effetti dell’indulto (nell’ agosto 2006 sono stati dimessi 1645 detenuti di cui il 46,6% stranieri e ne sono rientrati 460 di cui il 56% stranieri). “Non servono politiche nuove – ha affermato De Martino – ma occorre puntare su un sempre maggior coordinamento con tutti gli altri attori coinvolti perché le linee di lavoro già in atto in materia di sicurezza e le politiche in tutti gli altri settori (scuola, territorio, emarginazione sociale) siano capaci di contribuire a creare condizioni di maggiore sicurezza urbana in Toscana”. Crescono i reati, anche se in modo molto differenziato tra le varie tipologie: aumenta notevolmente l’illegalità di strada e le truffe informatiche, diminuiscono gli omicidi volontari e i delitti legati alla criminalità organizzata. Ma anche se gli aumenti sono superiori alla media nazionale, la Toscana continua a essere percepita come una regione più sicura rispetto alla grande maggioranza delle regioni italiane e paradossalmente fanno più paura il traffico e la sporcizia. Questo il quadro che si ricava dalla relazione annuale sullo stato della sicurezza in Toscana che è stata al centro della conferenza regionale sul tema, organizzata a Firenze. Nel 2005, anno a cui si riferisce la relazione, in Toscana sono stati denunciati oltre 172 mila reati, con un incremento rispetto all’anno precedente pari all’8,7 %, a fronte del 6,7% registrato a livello nazionale. Aumentano del 7,6% le lesioni volontarie e dell’8,6% le violenze sessuali, diminuiscono del 13,8% gli omicidi volontari. Crescono (+6%) le denunce per furto, che superano la cifra assoluta di 100 mila e che da sole rappresentano il 60% dei reati denunciati. Aumentano anche le denunce per estorsione (+8,4%), ma il vero boom è quello delle truffe e delle frodi informatiche (+32,9%). Aumentano lievemente le denunce per droga (+1,1%) e assai più sensibilmente i reati connessi alla prostituzione (+25%). Rispetto alle medie nazionali, la Toscana ha un quoziente di criminalità superiore per i furti, ma inferiore per le estorsioni e inferiore di quasi la metà per le rapine. E’ allineato al dato nazionale per le truffe e superiore per le lesioni, le minacce, le ingiurie e le violenze sessuali. Inferiore e in discesa anche rispetto agli anni passati il dato sulla criminalità organizzata. Per quanto riguarda ‘chi’ commette reati, sono sempre più i giovani, sempre meno donne, un po’ più gli stranieri che nella media nazionale. Nel 2004 ci sono stati circa 14 mila e 300 persone condannate, con un trend in leggera diminuzione che risulta in controtendenza rispetto ai dati nazionali (-2,6% contro +9%). La classe di età in cui si concentra la quota di condannati più consistente è quella compresa tra i 25-34 anni (34,2%) seguita da quella compresa tra i 18-24 anni (22,9%). I minorenni condannati rappresentano lo 0,5% del totale. Per quanto riguarda il sesso, la percentuale delle donne condannate continua a scendere, seguendo un trend che dal 1998 al 2004 è passato dal 18,3% al 14,3%. La percentuale resta comunque superiore al dato nazionale, che è del 13,6%. In Toscana la componente straniera tra gli autori dei reati risulta più consistente che a livello nazionale: sono il 31% contro il 26% dell’Italia. Due sono le principali aree di provenienza, l’Africa (45%) e i paesi europei non Ue (36%). Sono inoltre stranieri il 46% dei minori denunciati. Se però crescono i reati, almeno quelli denunciati, l’esposizione al rischio percepita dai toscani è più bassa della media nazionale e comunque nella valutazione dei disagi e delle difficoltà della realtà in cui si abita la criminalità è sopravanzata dal traffico. Non solo, anche la sporcizia e il degrado sono segnalati dai toscani come fenomeni che segnano la qualità della loro vita più che il pericolo criminalità. (ANSA).