Vita Chiesa

SIBIU–EEA3, INCONTRO DELEGATI ITALIANI; MONS. PAGLIA: «DOBBIAMO CONTINUARE AD INCONTRARCI»

“A noi ora spetta un compito, quello di continuare a incontrarci, a ritrovarci insieme nella preghiera. Le difficoltà ci sono però l’ecumenismo per noi non è un’aggiunta. E questa è una responsabilità grave che pesa. Almeno per parte cattolica, l’ecumenismo è in genere un ufficio. Dovremmo invece aiutare tutti i nostri fratelli e sorelle a capire che l’ecumenismo è un modo di vivere la fede. Non si può vivere la fede senza l’incontro”. Lo ha detto mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Commissione ecumenismo della Cei, parlando ai delegati italiani presenti alla Terza Assemblea ecumenica europea che si sono incontrati questo pomeriggio a Sibiu per presentare una serie di indicazioni e proposte per il messaggio finale della Assemblea. Il testo che concluderà i lavori di Sibiu, sarà reso noto domani. “Dovrà essere – ha detto Paglia – un messaggio che smuova i cuori, con indicazioni e prospettive che aiutano a rinnovare in Europa l’impegno ecumenico”. La delegazione italiana è “la più numerosa d’Europa”: è composta da circa 140 delegati cattolici, 10 delegati delle Chiese valdese, metodista, battista, evangelica e luterana, 4 delegati delle Chiese ortodosse. Sono presenti anche italiani impegnati in organismi delle Chiese europee e 8 delegati ecumenici di migranti. “Credo – ha detto Paglia a margine dell’incontro – che l’esperienza di Sibiu sia stata particolarmente significativa perché il viaggio fatto insieme per arrivare qui e la riflessione comune fatta anche in un contesto di assemblea hanno mostrato tutta l’importanza di incontrarsi, per dibattere e discutere, comprendendo che il cammino del dialogo è una via non solo indispensabile ma anche quella più fruttuosa perché pur non cancellandole, appiana le differenza e permette quella dimensione di amore che può essere il fondamento di ogni costruzione ecclesiale”. I rappresentanti delle chiese cristiane presenti a Sibiu si sono dati appuntamento in Italia al prossimo incontro dei delegati diocesani per l’ecumenismo che si terrà dal 19 al 22 novembre. “Abbiamo deciso di rivederci durante il convegno dei responsabili dell’ecumenismo nelle diocesi – spiega il vescovo – perché vorremmo che l’incontro di Sibiu raggiungesse il maggior numero di persone e soprattutto tutti i delegati per l’ecumenismo in Italia. Sarà anche una occasione per trarre qualche conclusione anche alle prospettive ecumeniche delle chiese italiane”.Sir