Toscana

Si apre airbag per tamponamento, neonato morto a Pisa. Era nell’ovetto sul sedile davanti

La polizia municipale sta facendo gli accertamenti. Sempre secondo le ricostruzioni il padre guidava, mentre la madre con un altro figlio erano entrambi seduti dietro. Secondo le ricostruzioni dei vigili urbani riportate dall’Ansa, quando c’è stato il tamponamento è scoppiato l’airbag che ha investito il neonato procurandogli un trauma cranico e toracico gravissimi. Portato in ospedale, i medici hanno tentato di salvargli la vita ma non c’è stato niente da fare e il bimbo è morto intorno alle 22.30 per le ferite riportate. La famiglia del piccolo è originaria dell’Albania ma da molto tempo è residente nel Pisano.

La tragica vicenda riporta in primo piano l’annosa questione della sicurezza, soprattutto per i più piccoli e nei brevi percorsi cittadini: i più insidiosi. Secondo l’art. 172 del codice della strada, “i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato” e “non possono essere trasportati su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale, a meno che l’airbag medesimo non sia stato disattivato”. Perché quest’ultima precisazione? Perché il pallone salvavita si apre in pochi millesimi di secondo in caso di urto ed è tarato per sostenere il peso del corpo di un adulto che viene proiettato in avanti. Con tutta evidenza, però, un bambino di pochi chili viene schiacciato – come drammaticamente avvenuto a Pisa – dalla pressione in caso di incidente. Per quanto riguarda i bambini di età superiore ai tre anni, la legge dice invece che possono occupare un sedile anteriore ma solo se la loro statura supera 1,50 metri.

Nonostante le prescrizioni, però, ancora 4 bambini su 10 non viaggiano in maniera corretta, per negligenza o per poca conoscenza delle regole. Nel 2016, ricordano i Ministeri di Trasporti e Salute assieme all’Istituto superiore di Sanità, il 75% degli incidenti stradali si è verificato in ambito urbano, facendo registrare il 45% delle vittime. I piccoli spostamenti e le ridotte velocità sono infatti solo apparentemente i più innocui: nel caso di impatto a 56 Km/h un bambino del peso di 15 kg produce una forza d’urto pari a 225 kg: un peso impossibile da trattenere con le braccia.I tipi di seggiolino variano a seconda del peso del piccolo passeggero, come da regolamento ECE R44:– Gruppo 0: fino a 10 kg (12 mesi circa) da posizionare trasversalmente sul sedile posteriore;– Gruppo 0+: fino a 13 kg (24 mesi circa), contrario al senso di marcia sul sedile posteriore;– Gruppo 1 da 9 kg a 18 kg (da 9 mesi a 4 anni circa), orientati nel senso di marcia sul sedile posteriore;– Gruppo 2 da 15 kg a 25 kg (da 3 anni a 6 anni circa), orientati nel senso di marcia sul sedile anteriore/posteriore;– Gruppo 3 da 22 kg a 36 kg (da 5 anni a 12 anni circa), orientati nel senso di marcia sul sedile anteriore/posteriore.