Toscana
SI APRE A DUBLINO CONFERENZA INTERNAZIONALE SU BOMBE A GRAPPOLO
Si apre oggi, 19 maggio, nella capitale irlandese, Dublino, la Conferenza sulle bombe a grappolo (cluster bomb). Si tratta di un tipo di ordigno che pone gravi problemi di carattere umanitario le cui conseguenze possono durare decine di anni. La cluster bomb è un contenitore (bomba d’aereo, razzo, proiettile di artiglieria o di mortaio) che contiene centinaia di bombe più piccole (dette submunizioni). Una volta sopra l’obiettivo, un congegno a tempo o barometrico determina l’espulsione degli ordigni più piccoli, che vengono disseminati su un area molto vasta. Le bombe sono programmate per esplodere all’impatto con il suolo, ma una percentuale variabile rimane inesplosa. Queste bombe possono rimanere attive anche per anni, divenendo un pericolo per le popolazioni civili, in particolare per gli agricoltori e i bambini, che attirati da questi oggetti li raccolgono rimanendone vittime.
Le bombe a grappolo sono state utilizzate in 21 Paesi tra i quali Bosnia, Iraq, Serbia, Kosovo, Libano. Queste armi furono concepite durante la guerra fredda (anche se già durante la Seconda Guerra mondiale furono utilizzate da alcuni contendenti) per affrontare grandi concentramenti di truppe e mezzi corazzati, ma non sono state quasi mai utilizzate per lo scopo originale. Secondo le organizzazioni umanitarie, che da anni lottano per proibirne la fabbricazione e l’uso, il 98% delle vittime delle cluster bomb sono civili.