Italia

Servizio civile universale: Cnesc, soddisfazione per l’approvazione della legge

In una nota, diffusa oggi, la Cnesc osserva che l’ambizione della legge «è proprio l’universalità, cioè il coinvolgimento di tutti i giovani, italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, che volontariamente chiederanno di farlo. È una responsabilità educativa che fa il paio con quella sociale di essere presenti in modo efficace in tutte le situazioni in cui serve una difesa civile e non armata per la coesione, la giustizia, la solidarietà delle nostre comunità». «Si apre – afferma la Cnesc – anche una fase nuova nelle relazioni fra Istituzioni e il Terzo Settore, pilastro del servizio civile in Italia. Sarebbe stata necessaria una sede ove istituzioni statali e regionali, i comuni, i rappresentanti dei giovani, il Terzo Settore potessero indirizzare gli obiettivi del Servizio civile universale e coordinarsi. Questa opportunità non c’è e va assolutamente evitato che il Servizio civile universale torni ad essere considerato uno strumento di nicchia, anziché una risorsa nazionale».

Soddisfazione è stata espressa anche da Salesiani per il Sociale – Federazione Scs/Cnos.  «L’istituto del Servizio civile universale, per noi salesiani, rafforza la missione educativa e pastorale che Don Bosco ci affida: formare ‘onesti cittadini e buoni cristiani’», sottolinea don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale – Federazione Scs/Cnos, ente che coordina il servizio civile nazionale ed estero con i salesiani. «Ci affascina molto la sua valenza ‘universale’, aperto cioè a tutti i giovani, italiani e stranieri regolarmente residenti: una bella opportunità di confronto, dialogo e crescita», aggiunge.

«Sarebbe stato utile – evidenzia la nota – avere un luogo di dialogo ad hoc dove istituzione pubblica, terzo settore, e giovani potessero confrontarsi e quindi migliorare sempre più il Servizio civile universale per non correre il rischio di minimizzare quella che è una grande risorsa da offrire a tutti i giovani. Il nostro impegno sarà quello di trovare strade che possano realizzare questa ‘opportunità per tutti’. Questo è un primo passo, ne seguiranno altri per concretizzare il prima possibile quanto il decreto legislativo sancisce».