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SERVIZIO CIVILE: RAPPORTO 2004, «SERVONO ALMENO 60.000 VOLONTARI L’ANNO»

La richiesta che il servizio civile “sia esteso ad almeno 60.000 volontari, un numero pari a quanti erano gli obiettori di coscienza quando c’era ancora la leva obbligatoria”.

E’ quanto emerge dal Rapporto 2004 sul servizio civile presentato oggi a Roma da Arci Servizio civile, che ha realizzato anche due indagini sulle opinioni dei giovani volontari e dei ragazzi di 15-18 anni nei confronti del servizio civile. Il Rapporto dimostra, anche con stime economiche, la fondatezza della richiesta già avanzata dalla Cnesc (Consulta nazionale enti servizio civile) al Governo e al Parlamento di portare il servizio civile nazionale ad almeno 60.000 avvii annui, che sarebbero neanche l’1% della domanda potenziale. Questo perché, già a partire dal 2006, vi sarà “il raddoppio della domanda, dovuta all’apertura del servizio a partire dal 1 gennaio 2005 anche agli uomini”.

Il Rapporto fa notare che “lo scenario attuale, sulla base di stanziamenti disponibili per il triennio 2005-2007 di circa 220 milioni di euro, consente in realtà non più di 35.000 avvii all’anno, una quota pari allo 0,45% della domanda potenziale (sono infatti oltre 7,7 milioni i giovani tra i 18 e i 28 anni)”.

“E’ dunque evidente – afferma il Rapporto – che in caso di risposta negativa alla richiesta di maggiori finanziamenti, non sarà possibile mantenere gli attuali livelli qualitativi del servizio, con effetti immaginabili sui giovani, le comunità e gli enti”. Dalle indagini risulta che il 30% dei giovani volontari sceglie il servizio civile per i valori della “collaborazione”, il 26% per “solidarietà” e il 20% per “altruismo”. Il 29% dei ragazzi di 15-18 anni pensano a questa prospettiva soprattutto per “fare un percorso di crescita personale”, il 21% per “fare un’esperienza che introduca nel mondo del lavoro”.Sir