Toscana

SERVIZIO CIVILE, 9 TOSCANI Su 10 HANNO UN’OPINIONE FAVOREVOLE

Oltre due terzi della popolazione toscana sa che esiste il Servizio Civile Nazionale, 4 persone su 10 lo considera essenzialmente come un’attività di tipo assistenziale nei confronti delle fasce più svantaggiate, quasi l’80% dice di esserne venuto a conoscenza guardando la tv o leggendo i giornali, 9 su 10 ne hanno un’opinione favorevole. Sono questi i risultati principali di una ricerca realizzata tra il 7 e l’11 maggio 2008 dall’Istituto Doxa su un campione di 1000 persone sopra i 15 anni. Le interviste, effettuate telefonicamente, sono servite per approfondire la conoscenza dei cittadini toscani nei confronti del Servizio Civile Nazionale, come sono venuti a sapere che esiste, in cosa consiste, che opinione ne hanno, come lo percepiscono. La maggior parte della popolazione toscana residente, ben il 70,5%, ha dichiarato di averne sentito parlare. Analoga ricerc! a a livello nazionale, condotta nel 2006, aveva messo in evide! nza una percentuale del 73%. Gli uomini con più di 54 anni sono quelli più al corrente (77,3%), alta la percentuale anche nella fascia 15-34 anni, 77,1%; tra le donne la fascia d’età 15-34 è quella con la percentuale più alta, 71,3%. A livello geografico le città con i valori più alti sono Firenze (77,7%), Pisa (76,5%) e Lucca (75%). Quella col valore più basso è risultata Livorno, 63%. In generale nei comuni con più di 100mila abitanti la percentuale è del 78,6%. Alla domanda ‘Mi saprebbe dire in cosa consiste?’ 4 persone su 10 associano il Servizio Civile all’assistenza nei confronti di persone con difficoltà. Un terzo degli intervistati lo considera principalmente come attività di volontariato. C’è ancora una discreta fetta, il 28,3%, che lo vede come alternativa al servizio militare. Tv (51,2%) e giornali (28,7), sia nazionali che locali, sono! i canali più indicati dal campione di intervistati come fonte di conoscenza del Servizio Civile. C’è anche un altro canale con un valore interessante, il 25,6%: amici, parenti, conoscenti o persone che lo hanno svolto. Valori più bassi per materiale informativo (7,3%), esperienza personale (4,2%) e sito della Regione (2,7%). Il 92% degli interpellati ha dichiarato un’opinione positiva: per il 34% è molto positiva, per il 58% abbastanza positiva. Soltanto il 3% ha espresso un giudizio negativo. La ricerca nazionale 2006 aveva evidenziato l’82% di risposte positive e l’11% di quelle negative. Per oltre la metà di coloro che hanno espresso un parere positivo il Servizio ha sostanzialmente una duplice valenza: momento di formazione o servizio sociale. Quasi la metà invece di chi si è pronunciato in termini negativi lo considera una perdita di tempo oppure un momento di scarsa formazione. Riguardo alla necessità che vengano creati più posti e ! quindi m esse a disposizione più risorse, il 69,2% ha dichiarato di essere d’accordo (il 33% lo è completamente). Sono i giovani nella fascia 15-34 anni, sia uomini (73,3%) che donne (71,4%), quelli che hanno manifestato il più alto consenso in proposito. A livello locale sono Massa Carrara con il 73,9% e Prato con il 73,4% le città più favorevoli. Le principali aree di intervento? Assistenza alle categorie svantaggiate (soprattutto anziani e disabili), attività in favore di ambiente e territorio, quelle nei settori dell’integrazione sociale, dei diritti, dell’intercultura, la sanità e la sicurezza. Gli intervistati sono stati inoltre invitati ad esprimere giudizi su alcuni aspetti del Servizio, utilizzando una scala di accordo/disaccordo a quattro posizioni (molto, abbastanza, poco, per niente d’accordo). Gli aspetti verso i quali prevalgono risposte più favorevoli sono quelli di carattere prettamen! te sociale, rispetto ai quali viene riconosciuto il valore di strumento per aiutare le fasce più deboli (59% sono molto d’accordo e 33,7% abbastanza). Inoltre c’è una netta maggioranza che si dichiara d’accordo con l’idea che il Servizio sia un’occasione per i giovani di svolgere attività di volontariato (58,9%) ed un’opportunità di formazione culturale (55,7%). Percentuali inferiori per quanto riguarda il carattere di difesa della patria (24,5%) e di opportunità di lavoro (16.5%). 3 intervistati su 10 hanno risposto di conoscere o di aver conosciuto persone che hanno svolto il Servizio: il 23% lo hanno svolto in passato, il 7% lo stanno svolgendo attualmente. Il 42,1% di questi si riferisce a persone che lo hanno svolto come obiettore, cioè prima del 2001; il 51,9% a persone che lo hanno svolto volontariamente, cioè dopo il 2001. In quanto ad organizzazione o settore prevalgono ! quello sociale (17,7%), sanitario (16,7%), le misericordie e l! a Carita s (11,1%), Comuni, pubbliche assistenze e biblioteche (10,8%).  Un ultimo dato: il 10% dei consultati ha dichiarato di conoscere o di avere in famiglia qualcuno che ha usufruito dei servizi (l’8% in passato, il 2% adesso); il 95% ha espresso soddisfazione per le prestazioni ottenute. (cs-Federico Taverniti)