Italia

SERVIZIO CIVILE: 15 DICEMBRE, ULTIMO ANNIVERSARIO DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA, 800.000 GIOVANI IN 32 ANNI

Dal 15 dicembre 1972 – anno in cui venne promulgata la prima legge sul diritto all’obiezione di coscienza in Italia – sono stati 800.000 i giovani che hanno scelto di svolgere il servizio civile in alternativa a quello militare. Dal 1 gennaio 2005, con l’abolizione della leva militare, il servizio civile nazionale non sarà più una alternativa ma una vera e propria scelta, che potrà essere fatta da ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni. Per questo il prossimo 15 dicembre sarà “l’ultimo anniversario dell’obiezione di coscienza”, come spiega l’Ufficio nazionale per il servizio civile che fa capo alla Presidenza del Consiglio. Grazie alla legge 230 del 1998 che ha ridisegnato profilo e identità del servizio civile, nel 2004 sono stati avviate al servizio civile quasi 38.000 volontarie.

“Il 1° gennaio 2005 tutti i ragazzi, uomini e donne, potranno scegliere di dare volontariamente il proprio contributo alla ‘difesa della Patria con mezzi e attività non militari’ svolgendo il servizio civile nazionale – ricorda Massimo Palombi, direttore dell’Unsc -. Un servizio che, memore della tradizione di pace, degli obiettori di coscienza, continuerà ad essere occasione di formazione ed esperienza di solidarietà per i giovani volontari nei settori dell’assistenza, della protezione civile, della difesa dell’ambiente e della promozione culturale”.

E proprio il 15 dicembre la Caritas italiana organizza a Roma (via di Pietra 70, ore 11) un convegno per presentare il volume “Voci sull’obiezione. Interviste ai protagonisti”. (Edizioni la Meridiana). L’intento di questa raccolta di testimonianze, spiega la Caritas, “è quello di offrire uno spaccato dell’evoluzione che in Italia ha avuto l’obiezione al servizio militare, con i suoi limiti, i problemi e gli ostacoli incontrate, ma anche con le speranze e le positività”. Sir

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