Toscana

SERVIZI PUBBLICI: CISPEL, SERVE CABINA REGIA AZIENDE TOSCANE

Istituire una cabina di regia per gli azionisti pubblici toscani e formare un grande soggetto industriale regionale per fornire servizi pubblici di qualità a costi contenuti. Sono le proposte del presidente Cispel Confservizi Toscana Alfredo De Girolamo alla XXXII assemblea regionale dell’associazione che raggruppa 190 aziende con 14 mila addetti e 1.350 milioni di euro di fatturato. «La cabina di regia pubblica – ha spiegato – si inserisce nel processo di cambiamento in atto a livello nazionale e regionale ed ha, tra gli scopi, gestire al meglio i servizi pubblici, superare la frammentazione della rappresentanza, proporre strategie unitarie e forti per confrontarsi con autorevolezza e competenza con partner privati scelti in questi ultimi anni”. Questo processo, secondo De Girolamo, “permetterà alla Toscana di contare nel panorama nazionale e non restare ai margini del grande processo di trasformazione che sta interessando molti poli industriali in Italia: le grandi aziende di Roma, Torino, Milano; i due poli emiliano-romagnoli (Hera e la fusione Parma-Reggio-Modena); i poli del nord-est e del nord ovest; il polo lombardo Milano-Bergamo-Brescia».

«Avere un controllo pubblico delle nostre imprese – ha aggiunto il presidente – potrà favorire anche i consumatori-utenti che quotidianamente usufruiscono dei servizi pubblici e che giustamente devono essere tutelati nella loro pretesa di servizi di qualità». Nel corso dell’assemblea è stata presentata una ricerca da cui emerge che è ormai giunto a compimento il processo di privatizzazione formale degli operatori (trasformazione in società di capitali) prevalentemente nei settori acqua, energia, rifiuti, ambiente. Sono anche state formulate ipotesi di aggregazione delle aziende che attualmente operano sul territorio toscano da cui è emerso che l’eventuale multiutility toscana, grazie ad economie di scala, potrebbe offrire a costi contenuti servizi pubblici di qualità, creare posti di lavoro, sviluppare know how e innovazione in rapporto con le università e centri di ricerca. Essa potrebbe anche competere, a livello di fatturato (stimato in 207-237 milioni di euro annui) con i maggiori poli nazionali.

Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il presidente di Confindustria Toscana Sergio Ceccuzzi, il presidente Fidi Toscana Silvano Gori, alcuni sindaci ed amministratori. (ANSA).