Toscana

SERVIZI, PER ACQUA NASCERA’ ATO UNICA A MAGGIORANZA PUBBLICA

Un unico Ambito territoriale ottimale (Ato) e la maggioranza assoluta in mano pubblica nelle società miste per i servizi idrici; privati fra il 40 e l’80% nelle società miste per gli altri settori; istituzione di un’autorità regionale per il monitoraggio dei servizi; linee guida regionali per l’equità e l’omogeneizzazione delle tariffe. Queste le principali novità contenute nella proposta di legge sui servizi pubblici locali a rilevanza economica, presentata oggi in una seduta congiunta delle commissioni Affari istituzionali, Attività produttive e Territorio e ambiente, presiedute rispettivamente da Ilio Pasqui, Vittorio Bugli e Erasmo D’Angelis. Ad illustrare i contenuti della pdl, di iniziativa della Giunta, l’assessore Agostino Fragai. “Nell’attuale sistema c’è un conflitto di interessi, perché i Comuni sono al tempo stesso concessionari del servizio, proprietari delle aziende che li gestiscono e controllori – ha detto – La proposta di legge vuole dare una soluzione nella direzione dell’efficienza e al tempo stesso stabilire regole certe, creando un sistema in grado di controllare qualsiasi gestore, pubblico o privato, nell’interesse dei cittadini”. La legge, ha specificato l’assessore, interverrà solo sui settori di stretta competenza regionale. Ad esempio, in tema di liberalizzazioni e di tipologie dei soggetti gestori, la legge non interviene né sugli affidamenti in house né sulle gare per l’affidamento dei servizi, ma solo sulle società miste pubblico-privato che prevedono una selezione del partner privato con gara. Non potendo disporre incentivi diretti per l’aggregazione delle imprese, cosa che sarebbe contraria alla normativa sulla concorrenza, la legge vuole comunque indicare la direzione, e lo fa ad esempio con la creazione dell’Ato unica per l’acqua. “Ma attenzione – avverte l’assessore – C’è l’Ato unico ma ci sono anche le 6 conferenze territoriali dei sindaci, perché il tema del radicamento sul territorio non va tralasciato”. “Proprio per questo – aggiunge – si spingerà verso la creazione di sportelli unici sul territorio, per promuovere più coordinamento e più vicinanza alle esigenze dei cittadini”. Sul tema delle tariffe, la legge prevede che la Giunta stabilisca linee guida che garantiscano omogeneità territoriale, calcolo dell’effettivo consumo pro-capite, agevolazioni per specifiche categorie di utenti e per le aree svantaggiate, massimo riutilizzo e risparmio delle risorse naturali.Sulla proposta di legge le commissioni – ha annunciato Ilio Pasqui, che ha presieduto i lavori di oggi – hanno deciso di iniziare le consultazioni il 18 giugno, data dopo la quale si svolgerà anche la discussione di merito in commissione. Si prevede quindi un serrato confronto per definire il testo che sarà consegnato all’Aula consiliare. Ma già oggi ci sono state alcune osservazioni e domande. Giuseppe Del Carlo (Udc) ha chiesto chiarimenti sulla fase di concertazione e sugli effettivi poteri dell’Autorità regionale, sostenendo che diverse competenze sono delle Autorità nazionali; Marcella Amadio (An) ha avanzato qualche dubbio sulla definizione dei confini fra le conferenze territoriali, e Luca Titoni (Udc) ha sottolineato l’assenza della minoranza nelle società partecipate, mentre Mario Lupi (Verdi) ha sottolineato l’opportunità di discutere congiuntamente a questa pdl anche altre proposte di iniziativa consiliare e di rispettare gli atti di indirizzo approvati dal Consiglio. (ab)