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SERBIA, ASSASSINATO IL PRIMO MINISTRO DJINDIC
“La Chiesa cattolica serba ha poi proseguito mons. Hocevar – sta vicina agli abitanti di questa terra e nazione e desidera di fare tutto il possibile per mantenere la pace, la giustizia e il cammino della democrazia. Chiama alla grande responsabilità, alla preghiera e all’impegno per il bene e esprime piena speranza di potere, con l’aiuto di Dio, superare queste grandi difficoltà sulla via del progresso”.
La Chiesa cattolica in Serbia conta circa mezzo milione di fedeli, molti dei quali sono presenti nel territorio della Vojvodina. Il paese sta ancora soffrendo delle conseguenze della guerra di alcuni anni fa e risente dell’instabilità politica, come ha dimostrato la mancata elezione alla carica di presidente del leader più rappresentativo, Voislav Kostunica, che non è riuscito a superare il quorum richiesto. Ora, con l’uccisione di Djindjic, la situazione si complica ulteriormente.