Italia

SENZA FISSA DIMORA, CONVEGNO IN VATICANO: CARD. MARTINO: RICONOSCERE LA DIGNITA’ DI OGNI UOMO

Il Vangelo “non ci dà certo soluzioni immediate al problema della mancanza di alloggio, ma chiama ciascuno di noi ad una risposta radicale: amare il nostro prossimo come noi stessi. Non dobbiamo solo commuoverci per gli altri e per le loro necessità, ma si deve anche rispondere dal più profondo di noi stessi. Vuol dire mettersi in cammino, con spirito di solidarietà, per giungere ai nostri fratelli e sorelle senza dimora, e assisterli spiritualmente e materialmente, di modo che possano, alla fine, sperimentare la pienezza del Regno di Dio”. Lo ha detto questa mattina il card. Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti portando il suo saluto al primo convegno internazionale di pastorale delle persone senza fissa dimora, sul tema: “In Cristo e con la Chiesa a servizio dei senza fissa dimora (clochard)” e al quale partecipano circa cinquanta persone, in rappresentanza di 28 Paesi di 4 Continenti. Secondo il porporato “tutti, attraverso il loro apostolato specifico, possono essere testimoni autentici ed esempio per governi e comunità, invitando tutti a riconoscere la dignità di ogni essere umano”.

“Purtroppo però – ha aggiunto il card. Martino – sono molte le persone, i governi e le istituzioni che non riconoscono questa dignità dell’uomo, che spesso può essere offuscata dal problema della mancanza di un tetto”. Tuttavia come cristiani “abbiamo l’opportunità e, soprattutto, il compito di dare testimonianza, con parole ed opere, di qualcosa di più. Siamo chiamati ad offrire e a ricevere l’amore di Dio”. “Il nostro servizio alle persone senza fissa dimora – ha concluso Martino – si trasforma, così, in profonda rivelazione dell’amore di Dio per tutta l’umanità. Ogni atto d’amore, ogni attenzione, anche se apparentemente piccola, si trasformano in una ‘catechesi attiva’, sia per coloro a cui è diretta, sia per noi stessi”. Presentando il convegno il segretario del Pontificio Consiglio, mons. Agostino Marchetto, ha sottolineato che la Chiesa e la società “non possono non riflettere sulle cause di questo fenomeno e della povertà. I difensori dei senza tetto e gli operatori di questa specifica pastorale possono e devono agire come lievito nella società per un cambiamento e un rinnovamento tanto sociale quanto statale”.

Sir