Prato

Seminario: «Eccoci!»

«La nostra è una comunità diaconale, per cinque dei nostri è arrivato il momento dell’ordinazione sacerdotale». Il canonico Daniele Scaccini, da sei anni rettore del Seminario diocesano descrive così il gruppo dei seminaristi pratesi, attualmente composto da dieci persone, cinque delle quali vicine alla fine del percorso perché pronte a diventare prete.I primi saranno Stefano Faggi e Marco Degli Angeli che saranno ordinati per le mani del Vescovo Franco domenica 19 aprile, all’interno di una messa celebrata alle ore 16 in cattedrale. Poi nei prossimi mesi, in date ancora da stabilire, saranno sacerdoti anche Everardo De Almeida, Giovanni Colorado e Stefano Coveri. «La nostra Chiesa sarà arricchita da nuovi preti – dice il canonico Scaccini – e questo ci rende molto felici, poi la nostra comunità cambierà volto e saremo pronti ad accogliere eventuali nuovi ingressi, ancora nessuno si è affacciato, ci sono persone che ci stanno pensando e sono seguite dalla Pastorale vocazionale, vedremo se nel loro cuore maturerà qualcosa». Il Rettore non è preoccupato per questo «dimezzamento», anzi è soddisfatto per il cammino compiuto «dai suoi ragazzi» e fiducioso nel futuro del Seminario, del resto gli attuali numeri fanno ben sperare, una comunità formata da dieci persone non si vedeva dai primi anni Ottanta, dai tempi di don Guglielmo Pozzi.Ma andiamo a conoscere i nostri seminaristi. Cominciamo dai diaconi, dai primi che saranno ordinati sacerdoti il mese prossimo. Stefano Faggi, 56 anni, è il più anziano del gruppo, è un medico che per anni ha lavorato come anestesista all’ospedale, è «nipote d’arte», suo zio era il compianto canonico Mario Bonacchi, padre spirituale di tanti sacerdoti pratesi. Marco Degli Angeli, 33 anni, ha frequentato il Buzzi e per qualche anno ha fatto il chimico industriale, presta servizio a Mezzana e adesso diventerà sacerdote. Gli altri sono Everardo De Almeida ha 39 anni ed è brasiliano di Fortaleza, fa servizio alla parrocchia della Pietà, Giovanni Colorado è colombiano, nato a Medellin nel 1979 ed è impegnato nella parrocchia delle Carceri. Poi c’è Stefano Coveri di Iolo, ha 28 anni e appartiene ai Discepoli dell’Annunciazione, la comunità religiosa fondata a Prato da padre Giglio Gilioli. Stefano, come è avvenuto anche per don Matteo Pedrini dei Ricostruttori, sta vivendo il suo diaconato nella comunità di appartenenza e in Seminario. Michele Di Stefano è siciliano, della diocesi di Piazza Armerina, ha 31 anni ed ha militato nell’Arma dei Carabinieri, ha ricevuto l’ammissione agli ordini e presto avrà il ministero del lettorato.Poi ci sono i due arrivati lo scorso anno, sono Marco Galgano e Fulvio Panzi. Il primo ha 38 anni è di Barberino di Mugello e presta servizio a Coiano, il secondo, 45enne, è della parrocchia di Capalle nel Comune di Calenzano ma è legato da sempre a Santa Maria delle Carceri dove fa servizio.A dimostrazione, come detto, della vitalità del Seminario, diamo notizia di altri due ingressi nella comunità, avvenuti lo scorso settembre. Parliamo di Massimiliano Ricci, 45 anni, proveniente dalla parrocchia di Grignano e di Giacomo Aiazzi, il più giovane del gruppo, 25 anni, di San Pio X che si sta laureando in letteratura russa alla Sapienza di Roma.«Questo è un bel gruppo – dice soddisfatto il Rettore – che sta bene insieme e vive momenti di condivisione, come ad esempio guardare un film o andare a cena fuori. Una volta eravamo in una pizzeria e quando si è capito che eravamo seminaristi abbiamo suscitato curiosità e risposto a tante domande su chi siamo e cosa facciamo, anche questo è un modo per uscire e farci conoscere», conclude il canonico Scaccini.