Italia

Sea-Watch 3: appena entrata in acque italiane, «rifiutati e abbandonati dall’Europa»

La nave Sea-Watch 3 ha deciso di forzare il blocco ed entrare in acque italiane per portare in salvo i naufraghi sull’isola di Lampedusa. «Chiediamo che le autorità concedano subito l’approdo per poter sbarcare e assistere le 42 persone che da troppi giorni sono costrette in mezzo mare dopo aver subito torture e violenze in Libia e aver rischiato la vita in mare»: lo afferma Mediterranea saving humans, la missione di salvataggio delle vite umane nel Mediterraneo messa in campo da diverse realtà della società civile italiana. «Ora basta. Al fianco di Sea-Watch e della comandante Carola, per i diritti umani», ribadiscono.

«La colpa: essere stati soccorsi da una Ong. La punizione: friggere sul ponte di una nave per settimane. Rifiutati e abbandonati dall’Europa. Intanto sono più di 200 le persone sbarcate nei giorni scorsi a Lampedusa. Basta, siamo entrati». Così la Sea-Watch 3, appena entrata in acque italiane, spiega su twitter la sua decisione di forzare il blocco per portare in salvo i 42 naufraghi verso l’isola di Lampedusa, mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini minaccia di schierare la forza pubblica per difendere i confini italiani.