Prato
Se non ci fosse l’Emporio…
Per funzionare il progetto Emporio, composto da una zona supermercato, un grande magazzino e da una complessa ed efficiente organizzazione di gestione, approvvigionamento e distribuzione, ha un costo che supera i 200mila euro annui. Questi oneri sono coperti per il 66% dagli enti promotori del servizio: Diocesi (attraverso la Caritas, suo braccio operativo), Comune, Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Nel 2016 questi soggetti hanno aumentato il proprio contributo economico a favore dell’Emporio. La Fondazione è passata da 40mila a 70mila euro, il Comune da 20mila a 50mila mentre la Caritas ha confermato la propria adesione per 20mila euro. La quota della Provincia, non avendo più disponibilità economica, è stata assicurata dal Comune ma l’ente contribuisce comunque in maniera importante concedendo in comodato gli spazi di via del Seminario. Mentre il 34% dei costi sono sostenuti grazie a donazioni di privati.
La redistribuzione sul territorio. Nella missione dell’Emporio non c’è solo il sostentamento delle famiglie in difficoltà, ma anche la lotta allo spreco. Da questa deriva la volontà di rimettere in circolo tutti quei prodotti arrivati in via del Seminario, ma che per vari motivi (uno su tutti le scadenze ravvicinate) non posso essere immessi sugli scaffali del supermercato solidale. Così 331mila prodotti per un valore stimato di 580mila euro sono stati consegnati a enti, associazioni e movimenti caritativi e solidali del territorio pratese e non solo. Come ad esempio l’Associazione Giorgio La Pira, il Banco Alimentare, Casa Betania, l’Oratorio di Sant’Anna, la comunità Eli-Anawim di Viaccia, ma anche le Caritas di Firenze, Pistoia e naturalmente Prato. Da sottolineare la collaborazione tra gli Empori a livello nazionale come quelli di Pisa, Modena e Parma.
Emporio come luogo di formazione. Tra i suoi obiettivi il progetto ha sempre avuto quello di formare i propri utenti all’uso consapevole della propria tessera a punti. Per accedere al servizio infatti occorre aver frequentato un corso obbligatorio nel quale vengono spiegate le «regole» dell’Emporio. Parallelamente, la Caritas propone tutta una serie di iniziative, come i corsi sugli «stili di vita», pensati per imparare a gestire il proprio bilancio familiare, l’igiene della casa e la corretta alimentazione del bambino. L’Emporio è inoltre un ambiente utile agli studenti delle scuole superiori per svolgere l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro. Qui prestano servizio anche i ragazzi autistici dell’Opera Santa Rita, mentre i detenuti hanno la possibilità di dare una mano scontando in via del Seminario la pena alternativa al carcere. Infine ricordiamo che grazie alle Acli, presso l’Emporio è stato aperto uno sportello di patronato rivolto alle famiglie.