Pisa

SCUOLE:  IL 12 SETTEMBRE LA PRIMA CAMPANELLA

di  Alessio Giovarruscio

Scuola: tutto pronto per la prima campanella, che vedrà il prossimo 12 settembre ai nastri di partenza 467 mila studenti toscani, per un totale di oltre 35 mila cattedre. L’imperativo, secondo le ultime direttive del ministero, è quello accelerare i processi di de-materializzazione. Per questo sono state introdotte alcune significative novità. La più «eclatante», la pagella elettronica: da quest’anno i genitori riceveranno le pagelle dei loro figli direttamente via mail, mentre solo coloro che ne faranno espressa richiesta potranno ricevere anche una copia cartacea. Ma anche sul fronte della didattica e dei libri di testo, il futuro sta nella digitalizzazione: in provincia di Pisa grazie a Netclass – un progetto che vede coinvolti 5 istituti superiori, ovvero l’Ipsia «Fascetti» e l’Iti «Leonardo da Vinci» di Pisa, l’Itgc «Fermi» e l’Iti «Marconi» di Pontedera e l’Istituto Tecnico “Cattaneo” di San Miniato – i docenti sperimenteranno modalità innovative di insegnamento con l’utilizzo di tablet e netbook. Intanto, il ministero ha previsto che tutti i libri di testo utilizzati nelle scuole del primo e del secondo ciclo dovranno essere in formato elettronico oppure in forma mista: ovvero i libri su carta potranno essere adottati solo se le case editrici renderanno disponibili anche una versione on-line per il download.

Per realizzare compiutamente questa «rivoluzione» digitale, probabilmente, occorrerà del tempo, come ci conferma Rita Manzani Di Goro – presidente dell’Associazione dei genitori Age Toscana – secondo cui «il libro digitale per il momento non attecchisce, mentre a sostenere i costi dei libri saranno come al solito le famiglie. Noi consigliamo sempre di conservare bene i libri durante l’anno, in modo da poterli rivendere l’anno successivo. E comunque di acquistarli nei grandi magazzini, dove i libri di testo possono essere trovati scontati del 10%».

Critica Di Goro: «il rischio è quello di una grande confusione: si vuole mettere troppa carne al fuoco in poco tempo». Il rappresentante dell’Age pensa «anche ai pagamenti degli stipendi degli insegnanti che dovranno essere fatti tutti on line, senza precisare nel dettaglio le istruzioni operative di queste attività, in un contesto dove la cultura informatica difetta».

La prima campanella

In provincia di Pisa si tornerà sui banchi di scuola il prossimo 12 settembre, anche se qualche istituto anticiperà l’apertura al 10 settembre, come farà l’Itis di Pontedera per prolungare le vacanze natalizie. Vacanze di Natale che inizieranno il 22 dicembre e proseguiranno fino al 6 gennaio 2013, mentre lo stop pasquale è previsto tra il 28 marzo e il 2 aprile 2013. Chiusura definitiva l’8 giugno prossimo.

Edilizia scolastica

Si definisce moderatamente ottimista l’assessore provinciale con delega all’istruzione e all’edilizia scolastica Miriam Celoni, secondo la quale «il taglio di 5 milioni di euro stabilito a fine luglio dal provvedimento di spending review per la provincia di Pisa, non coinvolgerà il settore scolastico, che potrà quindi mantenere gli impegni assunti in precedenza. Difficile fare confronti con il passato – aggiunge l’assessore – ma negli ultimi 7 anni la provincia ha investito nella scuola 60 milioni di euro».

L’assessore snocciola alcuni dati: solo nel recente passato l’amministrazione provinciale ha speso 920 mila euro per il completamento dei lavori al nuovo Ipsia di Pontedera, oltre 2 milioni di euro per il completamento di palestra e piscina al Concetto Marchesi, 180mila euro per la risistemazione dell’officina dell’Istituto Fascetti, 170mila euro per l’impermeabilizzazione dei laboratori dell’Istituto tecnico industriale «Leonardo da Vinci», infine un milione di euro per il completamento dei lavori all’Itc Cattaneo di San Miniato.

Intanto, però, l’Irpet, l’Istituto regionale per la programmazione economica, rileva come il 16% degli alunni pisani frequentano scuole che necessitano di manutenzione completa degli edifici o interventi ancora più significativi. Ribatte Celoni: «Questi risultati non tengono conto degli sforzi che stiamo facendo e che sono ancora in corso: una certificazione completa e formale sullo stato di salute dei nostri edifici la potremo avere solo tra un anno».

Meno classi numerose

Un dato positivo è senz’altro la riduzione delle classi molto numerose: «sono diminuite rispetto agli anni precedenti, anche se la situazione è differente da territorio a territorio. La Valdera soffre particolarmente il problema delle classi molto “affollate”, in Valdicecina esistono difficoltà a mantenere alcune classi, mentre nella zona del Cuoio ci troviamo ad affrontare la questione delle classi con una alta incidenza di alunni stranieri».

Più studenti stranieri

Tutte le scuole beneficeranno dei finanziamenti regionali che con i contributi anche dei Comuni e della Provincia consentiranno la realizzazione dei Progetti educativi di zona, i quali prevedono azioni mirate soprattutto per l’inserimento degli alunni disabili e per l’inclusione degli alunni di nazionalità non italiana (con azioni di rafforzamento linguistico e laboratori interculturali). Su quest’ultima tematica la Provincia e l’Istituzione Nord-sud partecipano anche a un importante progetto di aggiornamento degli insegnanti: il progetto “A scuola di diversità”».

Celoni invita i genitori «a credere nella scuola» e invita gli studenti «a crederci altrettanto»: «stiamo parlando, infatti, di una istituzione fondamentale, composta da insegnanti buoni e dirigenti motivati, un essenziale presidio di democrazia e di legalità».

La «carica» dei 51mila allievi

Secondo i dati ufficiali dell’Osservatorio scolastico provinciale, da settembre 2012 51.503  alunni frequenteranno 33 istituti comprensivi e 20 istituti superiori statali della provincia, distribuiti in 2.303 sezioni per una media di 22,4 alunni per classe. Per i portatori di handicap, per l’esattezza 1.123, saranno messi a disposizione 303 posti di sostegno.

Le nomine degli Ata

A pochi giorni dalla riapertura, Maria Giuseppa Canuso, segretario generale provinciale di Cisl scuola, lancia un allarme da non sottovalutare: «I nuovi docenti di ruolo sono già stati nominati in questi giorni: 13 presteranno servizio alla scuola dell’infanzia, 24 alla primaria e una settantina tra medie di primo e secondo grado. Ore decisive, invece, per molti collaboratori scolastici ed amministrativi: il Miur ha infatti rinviato la copertura dei 27 posti amministrativi, tecnici e collaboratori vacanti e di oltre cento supplenti – tra full/time e part-time – cui affidare un incarico annuale.

I primi posti, nelle intenzioni del ministero, avrebbero dovuto essere occupati da docenti inidonei per motivi di salute all’insegnamento, che però in provincia di Pisa sono ben più di 27. Risolto questo «nodo», saranno nominati anche gli altri amministrativi ed ata con incarico annuale.

Il complessivo ritardo di nomine è molto grave: ci sono, infatti, degli istituti che, attualmente, sono sotto organico di sette od otto collaboratori scolastici. Se in questi giorni non saranno nominati amministrativi, tecnici ed Ata di ruolo e supplenti, alcune scuole faticheranno non poco ad aprire il prossimo 12 settembre».