Vescovi Toscani

Scuola, sanità, arte sacra. Comunicato sui lavori della Cet del 27-29 gennaio 2003

I Vescovi della Conferenza Episcopale Toscana si sono riuniti all’eremo di Lecceto per la sessione invernale nei giorni dal 27 al 29 gennaio. In apertura, l’Arcivescovo di Pisa mons. Alessandro Plotti, Presidente della Cet, ha riferito sui recenti lavori del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana. I Vescovi hanno quindi approvato un appello per la pace, già diffuso attraverso il settimanale Toscana Oggi, con l’invito a tutti i sacerdoti affinché il messaggio venga letto in tutte le chiese della Toscana. Un invito è rivolto anche ai laici, alle associazioni e ai movimenti cattolici perché venga data al messaggio la massima diffusione in tutti gli ambienti e realtà civili e sociali della nostra regione.

1. I Vescovi hanno fatto oggetto della loro riflessione il tema «Ministero, vita e formazione dei presbiteri». Tenendo come criterio la figura del presbitero delineata dal recente Magistero come immagine viva di Cristo-capo e quindi come guida spirituale e pastorale nella comunità cristiana, i Vescovi hanno preso in considerazione la condizioni in cui i presbiteri si trovano oggi a vivere e a espletare il loro ministero. Hanno quindi indicato alcune linee di attenzione e di impegno per una presenza più significativa ed efficace dei presbiteri in una prospettiva di Chiesa in stato di missione permanente nella società secolarizzata. In particolare il confronto si è soffermato su: corresponsabilità e fraternità; collaborazione non occasionale, ma progettuale e programmatica tra parrocchie vicine; responsabilizzazione dei laici cristiani per una testimonianza più coerente e incisiva nel mondo; promozione dei ministeri ecclesiali per l’evangeliz- zazione; iniziative di formazione permanente, specialmente dei giovani, anche attraverso forme di collaborazione interdiocesana.

2. È stata accolta la proposta della commissione regionale per le scuole cattoliche di organizzare una giornata sul tema della scuola cattolica, la cui data è stata fissata per il 5 aprile prossimo, con il fine di migliorare la conoscenza reciproca tra i vari soggetti e riflettere sulle relazioni tra le singole scuole e la Chiesa locale. I vescovi hanno anche raccolto l’allarme per le difficoltà economiche in cui si trovano gli istituti paritari per la mancata erogazione di parte dei contributi previsti dalla legge. In questo senso ribadiscono l’incondizionato sostegno ai legittimi diritti dei genitori che scelgono la scuola cattolica per i loro figli.

3. I vescovi hanno riflettuto sulle attenzioni pastorali alla luce dei nuovi assetti della sanità integrata con l’assistenza e i servizi alla persona sul territorio, alla luce dei piani triennali della Regione toscana in materia. In particolare le opere cattoliche e il «privato sociale» di ispirazione cristiana sono chiamati a una presenza propositiva nei nuovi sistemi di welfare che si vanno delineando, puntando a una valorizzazione progettuale di un notevole patrimonio di competenze radicato nel territorio e attento ai bisogni della gente. Occorre seguire con attenzione lo sviluppo delle nuove ipotesi di integrazione socio/sanitaria/assistenziale indicate col nome di «società della salute», come pure i nuovi assetti territoriali che si collocheranno sulle «aree vaste». L’affermazione del principio di sussidiarietà non può prescindere dalla finalizzazione a un’effettiva solidarietà, con adeguata tutela dei soggetti più deboli. I vescovi hanno esaminato alcune ipotesi di modifica e miglioramento in vista del rinnovo della convenzione con la regione Toscana per l’assistenza religiosa nelle aziende sanitarie, per la quale sono in corso i contatti con l’assessorato regionale competente.

4. I vescovi hanno esaminato le prospettive di valorizzazione dei beni artistici/culturali ecclesiastici. La nostra regione ha un patrimonio unico al mondo di beni artistici di ispirazione religiosa, la cui tutela e fruizione non può essere solo di tipo tecnico ed estetico, è importante risalire al vissuto di fede e devozione che ne è all’origine e quindi valorizzare per in tempo presente la portata culturale e pastorale delle radici cristiane.Alla luce di alcune ipotesi legislative in atto (autonomia speciale regionale che potrà comprendere i beni culturali), i vescovi ritengono opportuno rilanciare l’intesa della CET con la Regione Toscana per la valorizzazione del patrimonio artistico/religioso, stilata nel 1992 tra il Card. Piovanelli e l’allora presidente Chiti.I vescovi hanno altresì approvato le modifiche statutarie dell’associazione «Memoria Ecclesiae», in modo da renderla un sempre più efficace strumento di collaborazione progettuale tra le Diocesi e le Università della Toscana.

5. È stato fornito resoconto del III Convegno regionale di pastorale giovanile della Toscana tenutosi a Figline Valdarno, in cui si è registrata una buona partecipazione delle rappresentanze diocesane col lo sviluppo del confronto e del supporto di idee e iniziative condivise; la Toscana si è candidata come sede di svolgimento del Convegno nazionale degli uffici diocesani di pastorale giovanile, in programma per il 2004.

Un fermo no alla guerra all’Iraq