Un forte ed accorato appello a tutti i parlamentari per salvare la scuola paritaria italiana. È quello lanciato dalla Federazione italiana scuole materne (Fism) per far conoscere la problematica situazione della scuola paritaria italiana e le drammatiche condizioni in cui essa rischia di trovarsi nell’immediato futuro qualora la Legge finanziaria per il 2011 venisse approvata mantenendo i tagli previsti al capitolo relativo ai contributi destinati alle scuole paritari. Nella lettera si ricorda il riconoscimento delle scuole paritarie stabilito, in ottemperanza al dettato dell’articolo 33 della Costituzione, dalla Legge n. 62 del 2000. La scuola paritaria in Italia rappresenta, nel suo complesso, il 21,76% delle scuole facenti parte del Sistema nazionale di istruzione ed accoglie il 10,3% degli alunni. I finanziamenti assegnati a tutta la scuola paritaria – 531 milioni di euro per il 2010 – sono sostanzialmente rimasti immutati da 10 anni, nonostante l’aumento dei costi di gestione ed è evidente che qualora anche tali modestissime risorse venissero ridotte non potrebbero essere compensate da aggravi alle rette delle famiglie. In questo modo, sottolinea la Fism, non poche scuole dell’infanzia sarebbero costrette, loro malgrado, a cessare di fornire il loro pluridecennale servizio pubblico alle rispettive comunità.Sir