Toscana

SCUOLA, LAVAGNA ELETTRONICA PER ALUNNI DI 13 COMUNI TOSCANI

 Si chiama “Errequ@dro – Scuole in Rete e Reti di Scuole” e rappresenta un progetto che sfrutta la rete telematica a vantaggio dei ragazzi e delle scuole. In pratica grazie ad una lavagna interattiva e a sistemi di teleconferenza i ragazzi di una piccola scuola di montagna o di un’isola dell’arcipelago avranno le stesse opportunità dei colleghi di città. Potranno seguire lezioni a distanza, avere accesso alle migliori pratiche di insegnamento e apprendimento, fruire di contenuti multimediali, condividere progetti ed esperienze educative e potranno anche superare le difficoltà che spesso si incontrano in montagna o sulle isole e che sono dovute agli eventi climatici, come nevicate o mareggiate. Il progetto, il primo in Italia di questo genere, è destinato a coprire tutto il territorio della Toscana. Da stamani è stata attivata una prima tranche, che riguarda 13 comuni, con la firma di un protocollo d’intesa fra UNCEM (l’associazione delle comunità montante) e ANCI (l’associazione dei comuni) e la Regione Toscana. Alla firma del protocollo hanno partecipato, per la Regione, il vicepresidente Federico Gelli e l’assessore all’istruzione Gianfranco Simoncini, oltre al presidente dell’Uncem Oreste Giurlani e al vicepresidente di Anci Toscana, Aldo Morelli.I comuni interessati alla prima fase di “Errequ@dro” sono: Fabbriche di Vallico, Seggiano, Montemignaio, Capraia Isola, Isola del Giglio, Sambuca Pistoiese, Monteverdi, Abbadia San Salvatore, Lamporecchio, Badia Tedalda, Sestino, Sarteano, Zeri, oltre alla Comunità Montana dell’Appennino e alla Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese. La Regione Toscana sostiene finanziariamente il progetto con un intervento finanziario in tre anni di 350 mila euro. Altri 105 mila euro saranno l a parte di cofinanziamento di Anci e Uncem, mentre ogni Comune è impegnato a partecipare con 10 mila euro. Sia il vicepresidente Gelli sia l’assessore Simoncini hanno sottolineato come il progetto (che rende possibile, come è scritto nel protocollo, il collegamento e la fruizione dei contenuti non solo dalle scuole ma anche dalle abitazioni “in modo divertente e sicuro”) si inquadri nella politica portata avanti dalla Regione Toscana per garantire l’eccellenza didattica anche nelle zone più disagiate e nell’impegno perseguito con grande determinazione dalla giunta regionale per abolire il digital divide non solo generazionale ma anche territoriale. (cs-Laura Pugliesi)